LA STORIA

Battipaglia, si taglia quattro dita mentre è al lavoro: miracolo in ospedale

Un operaio si presenta al Pronto Soccorso con ferite gravi La ricostruzione della mano effettuata al Pellegrini a Napoli

BATTIPAGLIA - Era stato trasportato d’urgenza al Santa Maria della Speranza dopo un terribile incidente sul lavoro. Ed a 36 anni C.C. temeva di aver perso per sempre l’uso della mano sinistra. Ben quattro dita erano state completamente tranciate, il pollice era quasi anch’esso perso. Era il 2 dicembre scorso quando è avvenuto l’incidente. Verso le 10,30 del mattino si è verificato il taglio delle quattro dita. La macchina dei soccorsi è entrata in azione, allertata dal codice rosso del 118. Il lavoro d’equipe dei sanitari battipagliesi è stato decisivo. Dal pronto soccorso alla radiologia, diretta dal dottor Fiorentino Mondillo , i sanitari hanno accertato l’entità del danno. Devastante. Il paziente è stato poi trasferito in Ortopedia, dove è stato eseguito il primo intervento di stabilizzazione.

Anche in questo caso, l’intervento è stato ritenuto brillante. In Ortopedia, infatti, il dottor Vincenzo Schettino , stretto collaboratore del primario Antonio Siano , ha subito seguito la procedura di conservazione dell’arto e ha disposto l’immediato trasferimento all’ospedale Pellegrini di Napoli. «E’ stato seguito correttamente e celermente l’iter previsto in questi casi – ha spiegato il primario di ortopedia, il dottor Antonio Siano – Il dottor Schettino è stato prezioso e ha attivato in maniera rapidissima anche il trasferimento al Pellegrini, senza il quale non sarebbe stato possibile salvare l’arto». L’intervento nel centro ospedaliero flegreo è durato ben 13 ore. L'equipe di Chirurgia della mano del nosocomio napoletano, diretta dalla dottoressa Angela Penza , ha reimpiantato le quattro dita. L'operazione è stata eseguita il due dicembre scorso e, a distanza di una settimana, l'uomo ha ottenuto il completo ripristino della mano danneggiata. Svanito il dolore e superata anche la paura, tutte le dita reimpiantate sono risultate perfettamente vitali.

Nelle scorse ore, il paziente ha iniziato il percorso riabilitativo. Un successo che si deve ad entrambe le equipe mediche, sia quella battipagliese che ha eseguito correttamente e celermente la procedura per la conservazione dell’organo, che quella napoletana che ha poi operato il paziente. Il delicatissimo intervento è stato eseguito dal dottor Armando Fonzone Caccese e dall'equipe composta da Francesco Paolo Fonzone Caccese, Tommaso Falco Raucci, Alessandra Soldati e Biagio Abate . «Questi interventi, oltre che essere gravati da notevoli difficoltà tecniche, sono l'esempio di come tutti gli ingranaggi dell'assistenza sanitaria debbano funzionare alla perfezione - spiega il dottor Armando Fonzone Caccese - . Dal primo soccorso fino all'intervento chirurgico in sé ci sono molti passaggi cruciali che, nonostante il delicato periodo dovuto alla pandemia, sono tutti stati tempestivamente posti in essere. Prezioso in questo senso il lavoro della nostra dirigenza che ha voluto preservare l'autonomia del reparto, unico presidio super-specialistico su tutto il territorio regionale ». Senza il primo intervento svolto con rapidità e grande professionalità al Santa Maria della Speranza di Battipaglia il paziente non avrebbe recuperato l’uso della mano.

Stefania Battista