LA STORIA

Battipaglia, nessuno gli fitta una casa: dorme in ospedale

 

Massimo Colangelo ha 54 anni e trascorre la notte in sala d’attesa. Ora il Comune lo aiuterà

BATTIPAGLIA - Da tre anni e mezzo dorme nella sala d’attesa dell’ospedale. Massimo Colangelo , 54 anni, battipagliese non ce la fa più. La sua è una di quelle storie dimenticate, finite per strada senza un vero perché. Ha cercato alloggio ovunque, ma nessuno lo accetta. Non ha un lavoro perché è invalido: diabetico, con problemi di vista, ha subito due angioplastiche. Vive della pensione minima e da quando è stato approvato del reddito di cittadinanza. «Ho provato a cercare alloggio dicendo che percepivo il reddito di cittadinanza – racconta amareggiato – ma nessuno lo accetta. Mi dicono che è una cosa provvisoria e che non ci sono garanzie che possa pagare. Così vado a dormire in ospedale, ma non ce la faccio più». Era stato inserito nella graduatoria degli aventi diritto agli alloggi popolari di viale Manfredi ed aveva anche avuto la casa in assegnazione. Ma poi è stato cacciato via con l’accusa di subaffittare l’appartamento.

«Ospitavo solo qualcuno ancora più sfortunato di me. Perché da solo non ce la facevo. Ma i politici mi ha tolto la casa. Ed ora sono in mezzo alla strada. Nessuno mi vuole. Non sono in grado di lavorare. Ho chiesto aiuto mille volte ma dicono che non possono fare nulla per me. Dicono che è colpa mia che se non avessi ospitato altra gente sarei ancora in casa e nessuno mi avrebbe mai cacciato. Ma le mura della casa non si mangiano. Allora non c’era il reddito di cittadinanza e non sapevo come fare neppure per pagare il fitto, anche se era basso». Dall’ospedale, infatti, era giunta ai servizi sociali la segnalazione della presenza di un uomo che dormiva lì.

I vigili urbani si erano recati a controllare ma, alla vista della polizia locale, Colangelo aveva dichiarato, per paura di conseguenze, di avere un alloggio e di essere andato a trovare dei parenti. «Se viene al Comune – ha dichiarato l’assessore Monica Giuliano – metteremo in campo tutte le azioni possibili per fornirgli un tetto. Se è titolare di reddito di cittadinanza ed è invalido dovrebbe avere i requisiti per potergli trovare una collocazione. Bisogna però che ci fornisca tutti i dati necessari e lo prenderemo in carico. Per l’alloggio dovrà ripresentare la domanda perché è decaduto dal diritto. In ogni caso siamo disponibili ad aiutare chiunque si rivolga a noi. Non si deve avere timore di consultare i servizi sociali, siamo qui per questo».

(s.b.)