IL DRAMMA

Battipaglia, muore dopo cinque ore nell’ambulanza

Sequestrata la salma di Giuseppina Lozza, i figli: «In ospedale non avevano posto per lei»

BATTIPAGLIA - Cinque lunghissime ore sulla barella di un’ambulanza. A vomitare bile, stringendo la mano della figlia 18enne. Prima d’entrare in ospedale - tardi, troppo tardi - e di esalare l’ultimo respiro. Giuseppina Lozza, 54 anni, se n’è andata così, alle 21,45 d’un giovedì orribile, dopo aver sofferto pene indicibili, attendendo che al “Santa Maria della Speranza” qualcuno la facesse entrare. «Il livello di saturazione era a 40», raccontano increduli i figli Stefano, 23 anni, e Maria Vittoria Gallo, 18: venerdì sera sono stati in caserma ed hanno raccontato ai carabinieri della Compagnia di Battipaglia, agli ordini del maggiore Vitantonio Sisto, il calvario di mamma Giuseppina. I militari dell’Arma hanno verbalizzato lo struggente racconto dei ragazzi ed hanno informato la magistratura. Il sostituto procuratore della Repubblica, Mariachiara Minerva, ha disposto il sequestro della salma e dell’esigua cartella clinica. L’autopsia è fissata per martedì mattina.

L'ARTICOLO COMPLETO SUL GIORNALE IN EDICOLA OGGI