Battipaglia, morti senza pace Cappelle e loculi lavori infiniti 

Il Codacons denuncia: forte ritardo nella consegna e i cittadini hanno già pagato Appello alla Francese per una risposta contro il silenzio di scarsa trasparenza

BATTIPAGLIA. Il nuovo cimitero di Battipaglia finisce sotto la lente d’ingrandimento del Codacons. E intanto a Palazzo di Città si lavora per regolamentare il pagamento delle rate che gravano ancora sulle spalle dei concessionari. Nei giorni scorsi, sulla scrivania di Cecilia Francese, è finita una diffida col marchio del Codacons Campania, che esortava l’amministrazione comunale a far chiarezza sulla delicata questione dei tempi di consegna delle cappelle che vanno ancora realizzate, sulle varianti in corso d’opera approvate e sul ribasso del 35 per cento, che, da un lato, ha permesso all’associazione temporanea d’impresa “Tecnobuilding” e “Vivai Sica” d’aggiudicarsi l’appalto ma, dall’altra parte, non ha trovato corrispondenza in un risparmio per le tasche dei concessionari.
«È grave che il Comune non abbia dato segnale alcuno a seguito delle tante diffide inviate dall’associazione a tutela degli utenti e dei consumatori», tuona Pierluigi Morena, avvocato del Codacons Campania. Dall’ufficio legale dell’associazione parlano d’un silenzio che è «indice di scarsissima trasparenza in una questione particolarmente delicata» e assicurano che «nei prossimi giorni saranno passate al vaglio le azioni giudiziarie da avviare, senza esclude la pista che potrebbe condurre alle richieste di risarcimento».
Molti concessionari si sono rivolti al Codacons e ai tecnici comunali per segnalare delle infiltrazioni all’interno d’alcune delle nuove cappelle realizzate. Sulla vicenda cimitero indaga la Procura della Repubblica di Salerno: la pm Valleverdina Cassaniello ha aperto un fascicolo per appurare quel che accade a viale della Pace. Nelle scorse settimane, trentadue concessionari, che si sono costituiti nel Comitato di rappresentanza dei lavori cimiteriali, hanno scritto alla Francese, alla segretaria generale Brunella Asfaldo, al presidente del civico consesso Franco Falcone e ai consiglieri comunali chiedendo la convocazione di un Consiglio monotematico per discutere del cimitero.
L’odissea ebbe inizio nel 2010, quando l’allora sindaco Giovanni Santomauro annunciò l’opera che prevedeva una spesa di 13 milioni. L’avviso pubblico prevedeva che l’importo effettivo delle opere cimiteriali venisse determinato in via definitiva successivamente all’aggiudicazione, tenendo conto del ribasso del 35 per cento offerto in sede di gara dall’impresa aggiudicatrice. Eppure l’amministrazione chiede ai concessionari di saldare le quote tenendo fede alle tariffe varate nel 2010.
Carmine Landi
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