LA SENTENZA

Battipaglia, molestò paziente: Carbone in carcere

Il medico battipagliese si è recato spontaneamente alla casa circondariale di Vallo della Lucania: deve scontare tre anni

BATTIPAGLIA - Da ieri mattina il dottor Mattia Carbone è rinchiuso nel carcere di Vallo della Lucania. Il professionista, sentiti i suoi legali, si è recato spontaneamente presso la casa circondariale cilentana dove dovrà scontare una pena a tre anni di reclusione. È l’effetto dell’immediata esecutività della sentenza con la quale i giudici della Corte di Cassazione hanno rigettato il ricorso del medico battipagliese, 52 anni, responsabile facente funzioni dell’Unità di Radiologia dell’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno che, secondo l’accusa, costrinse una paziente a subire atti sessuali – camuffati da manovre specialistiche – nel corso d’una visita.

È divenuta così definitiva e irrevocabile la condanna che gli era stata inflitta a settembre scorso dalla Corte d’appello (che aveva disposto pure l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni e la sospensione della professione – su questo aspetto si era già espresso il Tribunale del Riesame in passato, riabilitando il medico – per 36 mesi). Sentenza che era stata impugnata dal medico della Piana del Sele, assistito in Cassazione dai professori Franco Coppi e Valerio Spigarelli.

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