GELOSIA PERICOLOSA

Battipaglia, marito “piromane”: lunedì dal giudice

L’operaio dovrà rispondere alle domande del gip Pellegrino dopo aver incendiato le auto all’ex moglie e all’ex suocera

BATTIPAGLIA - Si terrà lunedì mattina l’interrogatorio di garanzia dell’operaio 49enne di Albanella, protagonista di due roghi d’auto e di un tentato atto incendiario in danno della vettura del nuovo compagno dell’ex moglie. L’uomo ha bruciato prima la vettura della donna, parcheggiata nei pressi dell’abitazione ad Albanella, poi quella dell’ex suocera a Battipaglia. Il tutto con costanti intimidazioni verbali e sotto forma di messaggi, estese anche all’avvocatessa, assunta a rappresentare la parte offesa, in occasione di un incontro per discutere della separazione consensuale. Lunedì prossimo, assistito dall’avvocato Leopoldo Catena , il manovale risponderà alle domande del gip, Vincenzo Pellegrino . Le accuse sono gravi e gli episodi contestati molteplici. L’operaio è destinatario di una misura cautelare: il divieto di avvicinarsi all’ex moglie.

Lui si processa innocente. Ma la donna e i carabinieri di Battipaglia, che hanno condotto le indagini, hanno tra le mani un corposo materiale probatorio. I fatti iniziano nel 2019 quando la coppia si separa. La situazione precipita nel momento in cui lui scopre che lei ha un’altra relazione. La gelosia lo acceca e iniziano i pedinamenti, le minacce, il tormento. Partono le denunce. Ma all’inizio l’indagine non decolla. Non ci sono riscontri, non si trovano collegamenti tra gli episodi segnalati dalla donna e le azioni dell’ex marito. Nel frattempo, la parte offesa ha perso il lavoro da banconista al supermercato e vive uno stato di paura e di ansia che la porta a cambiare diverse volte domicilio, anche fuori regione. A quanto pare, la svolta arriva proprio a Battipaglia quando il 49enne, non accorgendosi di alcune telecamere in zona, viene incastrato. Le indagini passano nelle mani dei carabinieri di Battipaglia. Andando a ritroso, gli investigatori coordinati dal maggiore Vitantonio Sisto e dal maresciallo Giovanni Trotta , ricostruiscono l’intera vicenda.

I due coniugi hanno tre figli che vengono affidati al padre con il consenso della madre. L’uomo si spingerà a minacciare l’ex moglie con una frase molto grave: «Sei una donna morta se provi a farmi togliere i nostri figli». Gli indizi aumentano, le prove raddoppiano. I carabinieri scrivono in Procura. Dopo la separazione, la donna si è trasferita a Battipaglia, tentando di rifarsi una vita. Ma su di lei incombe il controllo dell’ex marito che non si è mai dato per vinto. Oltre al divieto di avvicinamento, l’indagato teme adesso di perdere anche la custodia dei figli. Il 4 gennaio ci sarà il primo interrogatorio. Se la misura dovesse essere confermata, l’operaio e l’avvocato Catena faranno ricorso al Tribunale del Riesame.

Cljo Proietti