IL CASO

Battipaglia, le ronde di Belvedere a caccia dei ladri

I giovani presidiano il quartiere in cerca di malviventi, tre pattuglie di carabinieri nel rione. Le denunce? Solo 3 in 40 giorni

BATTIPAGLIA - Notte di panico a Belvedere. È la tarda serata tra mercoledì e giovedì. Al 112 giunge una chiamata da alcuni cittadini del quartiere. Uno o più individui sospetti s’aggirano furtivi con l’intenzione, secondo chi telefona, di mettere a segno un furto. Sul posto si precipitano tre pattuglie della radiomobile. Ma quando i i carabinieri giungono, pochissimi minuti dopo, trovano solo i cittadini. Allarmati, nervosi. Sono le ronde di Belvedere. Decine e decine di cittadini che s’organizzano per tenere i ladri lontani dal quartiere. E raccontano ai militari di aver visto, ancora una volta, ombre incappucciate aggirarsi nei pressi delle cooperative. Le ricerche non danno alcun frutto. Dei ladri, o presunti tali, nessuna traccia. Come al solito, dicono i residenti, si sono dileguati scappando per i campi adiacenti l’autostrada. A metterli in fuga sarebbe stata la pronta reazione del gruppo - semiorganizzato - di giovani che ha deciso di fare da sé. Addirittura qualcuno sostiene di aver sentito spari. La notte a Belvedere è trascorsa nell’ansia. Luci accese, giovani di ronda, torce puntate sui campi, gente che, stretta nella morsa di una paura a quanto pare non del tutto giustificata, resta di guardia senza riuscire a dormire. All’improvviso un suono sordo che spezza il silenzio notturno. In molti pensano ad uno sparo.

La voce corre veloce, tanto che c’è chi si domanda se ad esplodere un colpo d’arma da fuoco sia stato uno dei carabinieri, accorsi sul posto dopo la chiamata dei residenti. Ma l’Arma non c’entra. Anzi. Interrogando i cittadini che li hanno chiamati nessuno riferisce loro di aver esploso o udito esplodere colpi d’arma da fuoco. E allora? Il suono, scambiato per un colpo di pistola, era il rimbombo di oggetti lanciati sul coperchio di alluminio di un pozzo dove si credeva potesse essersi rifugiato uno dei ladri in fuga. Quel coperchio, colpito con forza, ha alimentato la paura. Naturalmente nessun ladro è stato trovato. Il sospettato sarebbe scappato attraverso i campi e verso l’autostrada. Sia i carabinieri che la polizia stanno mettendo in campo tutte le forze a disposizione per controllare il quartiere. Pronti ad accorrere in caso di allarme, pronti a raccogliere denunce ove vi siano furti, preoccupati dal fenomeno delle ronde. In caserma, però, ci sono tre denunce in tutto. Il dato reale, fornito dai carabinieri di Battipaglia, al comando del Maggiore Vitantonio Sisto , è che a Belvedere dal primo giugno all’8 luglio sono stati denunciati solo due furti ed un tentato furto. A Pagliarone? Tre. Nella vicina Bellizzi, nello stesso periodo, neanche uno. Eppure gli abitanti continuano a sostenere che vi sia una situazione di pericolo e di allarme diffuso. Così l’attenzione è massima. Il quartiere, zona delicata e sensibile, è tenuto sotto controllo.

Stefania Battista