Il giallo

Battipaglia, la salma di stabile ancora sotto sequestro

La Procura vuole vederci chiaro sulle cause del decesso del titolare della discoteca "Morgana"

BATTIPAGLIA. Salma ancora sotto sequestro e niente funerali per Alessandro Stabile. Dalla procura, almeno fin a ieri sera, non era arrivato il nulla osta. Il cadavere del 58enne di Giffoni, rinvenuto senza vita davanti alla discoteca Morgana di via Spineta, è ancora a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Nei giorni scorsi il medico legale Giovanni Zotti ha eseguito l’autopsia. Il gestore del night battipagliese sarebbe morto per un infarto. Tutto chiarito,dunque. Ma la salma non è stata ancora liberata dal pm titolare del fascicolo. Un mistero nel mistero, dunque. Il nuovo anno si era aperto proprio col giallo della morte di Stabile: “Lisandro", com'era chiamato negli ambienti del night.

La mattina dell’1 gennaio, intorno alle 7, nel piazzale del locale, i familiari scoprirono il corpo senza vita dell’imprenditore del by night. Subito partirono le telefonate ai numeri di emergenza. Insieme ai sanitari del 118 giunsero anche i carabinieri della locale compagnia, diretta dal capitano Erich Fasolino. Su disposizione del magistrato di turno, la salma fu sottoposta a sequestro.

Stabile aveva da qualche tempo assunto la gestione della discoteca "Morgana", luogo di ritrovo di giovani della Piana e dei Picentini, ed era titolare anche di un discobar a Giffoni Valle Piana e ne gestiva un secondo a Montecorvino. Aveva fiuto per gli affari, soprattutto nel settore dell’intrattenimento. Era un appassionato di musica e del karaoke, organizzava sempre feste riuscite.

Anche per il veglione di capodanno era riuscito a portare un po’ di gente nel locale battipagliese dove, la notte precedente alla sua morte, si era festeggiato l’arrivo del nuovo anno. Il gestore del Morgana era un personaggio noto alla giustizia per i suoi precedenti penali. In passato, infatti, era stato legato ad ambienti malavitosi della Piana del Sele.

In particolare il suo nome, nelle indagini giudiziarie dell'antimafia, è stato affiancato spesso a quello della famiglia Pecoraro, reggenti dell’omonimo clan egemone a Bellizzi e nei Picentini. E quattro anni fa era stato arrestato, su ordine della Dda di Salerno, per una presunta estorsione ai danni di un imprenditore del settore movimento terra per fatti avvenuti nel 1994.

Era stato coinvolto, inoltre, in un'inchiesta su un traffico di droga nei Picentini. Dopo l’autopsia i motivi della morte di Stabile sembravano chiariti. Il via libera della salma, invece, si è fatto attendere. Probabilmente ai magistrati inquirenti qualcosa non quadra. E prima di liberare la salma avrebbero deciso di approfondire le indagini. ©RIPRODUZIONE RISERVATA