LE AMMINISTRATIVE

Battipaglia, La Francese in vantaggio. Ballottaggio con Visconti

Al 46% la sindaca uscente, lo sfidante al 33. Bene Mirra, Tozzi lascia la politica

BATTIPAGLIA - Ed è ballottaggio. Quando lo scrutinio è ormai all’88,05 per cento, la tendenza appare chiara e Cecilia Francese, sindaca uscente ha una percentuale del 46,1% contro il 33% di Antonio Visconti. Terzo, ed è forse questo il risultato più sorprendente (ma non tanto) della consultazione elettorale, Maurizio Mirra che con una sola lista, quella di “Civica Mente” s’attesta all’8,2 per cento. Ugo Tozzi, quarto classificato, ha un netto distacco: raggiunge il 4,7 per cento. A seguire gli altri tre candidati, con Bucciarelli al 3,5, Farina al 2,9 e Di Cunzolo con solo l’1,6%.

Francese sorride. «Prendiamo atto di questo vantaggio netto. Ma bisogna stare con i piedi per terra - dice la Francese apprendendo del trend positivo - . Dobbiamo analizzare il dato. Ma me lo aspettavo. Abbiamo fatto dei sondaggi negli ultimi giorni. E non solo: per me - aggiunge sorridendo - è stata una cosa palpabile. Camminavo per strada e la gente mi salutava urlando “Ce la faremo, Cecilia!”. Persone che neppure conoscevo». Per Francese, il risultato è da addebitare al bisogno di continuità. «La gente è stanca della vecchia politica, dell’arroganza di certi personaggi. Ha voluto premiare la sindaca perché, l’ho sempre detto, sono la sindaca di tutti. Ed ora abbiamo tanti appuntamenti davanti. È un momento storico particolare, da qui parte l’economia di tutta la Piana del Sele».

L’ottimismo di Visconti. Si mostra ottimista, invece, Antonio Visconti. «Siamo partiti da zero. Abbiamo dovuto costruire tutto e ci scontravamo con un’amministrazione uscente. Di solito qualsiasi sindaco che abbia amministrato benino incassa una vittoria netta già al primo turno. Quindi non possiamo che essere soddisfati. Certo, poteva andar meglio. Ma dopotutto è solo il primo round. Nella nostra città è sempre accaduto che chi era in vantaggio al primo turno ha poi perso al ballottaggio. È accaduto a Motta che era già stato candidato sindaco: magari capiterà di nuovo».

Mirra corteggiato. Entrambi i candidati lanciano messaggi di apertura a Maurizio Mirra e alla lista di Civica Mente. Francese non si dice stupita: «I ragazzi hanno lavorato bene, con una proposta nuova. Lontani dal vecchio modo di fare politica…». Visconti, dal canto suo afferma: «Sono giovani come me. E noi rimettiamo il programma in discussione sul tavolo. Di sicuro ci sono più punti di contatto che di divisione. Certo, i matrimoni si fanno in due…». Ma a stoppare gli entusiasmi ci pensa Mirra: «Il nostro programma sarà a disposizione della città. In consiglio. Vedremo con le preferenze quanti consiglieri potranno entrare. Ma apparentamenti non ne faremo. Se le condizioni non c’erano prima, non mi sembra ci possano essere ora». Quanto al risultato ottenuto commenta: «Ci speravamo, ma non potevamo essere certi. È una grande soddisfazione. Vuol dire che c’è una larga fetta di battipagliesi che ha voglia di un modo nuovo di fare politica».

Tozzi si ritira. C’è chi dice addio. «La politica battipagliese non vedrà mai più Ugo Tozzi». Così il candidato di Fratelli d’Italia. È rammaricato, l’anestesista: «Mi ricandidavo perché in 5 anni nulla è stato fatto». Eppure Tozzi non ha dubbi sulla Francese, della quale è stato vicesindaco fino alla rottura nel 2018: «Il vantaggio al primo turno, il suo, che si tradurrà nella vittoria al secondo, non c’è partita. Ha vinto lei. Se l’hanno votata per le promesse è un conto, se è per quel che ha fatto allora devo cambiare città... ». E smettere di far politica, a quel che assicura: «Mi ritiro a vita privata. Non ho più intenzione di fare politica in città. Anche se dovessi prendere il seggio. Mi sono sacrificato in questa campagna elettorale, nonostante tutti contro: restiamo residenti in questa città per amor della patria, ma la politica battipagliese non vedrà mai più Ugo Tozzi. Sono disgustato da com’è andata. Se devono parlare di me anche i pregiudicati, in questa città non ci sto più bene».

Di Cunzolo accusa. La candidatura di Tozzi è figlia d’un centrodestra che s’è sfaldato ancor prima di nascere. La lista di Forza Italia aveva trovato in Bruno Di Cunzolo il suo candidato a sindaco. Anche l’architetto non ha ottenuto risultati lusinghieri. Ed è Di Cunzolo, a gettare ombre sull ’exploit Francese: «Ho già denunciato il clima di illegalità che ha attraversato tutta la campagna elettorale, per ciò che hanno fatto la sindaca e i suoi uffici. Abbiamo atti documentati di pressioni sui nostri candidati». E sul ballottaggio: «La politica significa scegliere. Non potremmo trattare con chi mente e utilizza mezzi illegali per avere un successo ».

Il rammarico di Farina. Enrico Farina, candidato con il Movimento 5 Stelle, è deluso: «Constatiamo che la città ha deciso di seguire le due fazioni antagoniste. Ci riteniamo comunque soddisfatti, considerata l’assenza alle amministrative del 2016, di esserci presentati con una proposta politica».

La delusione di Bucciarelli. Bucciarelli parla di «un risultato al di sotto delle aspettative. Vivere in una città come questa e premiare un’amministrazione come questa, che non ha dato prova di un’idea di città, diventa complicato ».

Stefania Battista
Andrea Picariello