IL PATRIMONIO

Battipaglia, il Comune vende beni mai accatastati

Piano triennale di dismissioni per fare cassa, l’obiettivo è incassare 18 milioni di euro

BATTIPAGLIA - Piano nuovo, vecchi immobili. A Palazzo di Città si riprova a vendere il patrimonio comunale per sanare le casse dell’Ente: in ballo ci sono poco meno di 18 milioni di euro. Beni di proprietà che, a quanto pare, fanno gola a pochi: nessuno ha risposto all’ultimo avviso d’asta pubblica, emanato a dicembre scorso, col quale l’amministrazione aveva provato a vendere tre immobili. Lunedì, in aula consiliare, finirà un nuovo piano triennale di dismissione e valorizzazione del patrimonio comunale: quasi una fotocopia di quello varato nel 2017, rispetto al quale mancano solo il PalaZauli, venduto tre mesi fa alla Polisportiva Battipagliese per poco più di 900mila euro, e la pineta di via Ilaria Alpi, ceduta alla parrocchia San Gregorio VII in cambio dell’impegno, assunto dai preti, d’ospitare per 5 anni, nell’asilo nido che sarà realizzato, cinque bambini indicati dai servizi sociali comunali. Sullo sfondo, qualche trattativa isolata, ben tre immobili comunali che attendono da decenni l’accatastamento e la Corte dei Conti che s’aspetta che l’Ente riesca a dismettere il patrimonio: la vendita dei beni era il punto principale del piano di riequilibrio finanziario pluriennale, approvato nel 2014 dai giudici contabili.

Carmine Landi