Battipaglia, i saldi sono un flop La lamentele dei commercianti

Secondo gli esercenti le mancate vendite non sono solamente legate alla crisi economica Stigmatizzata l’assenza di iniziative di supporto. Ora si apre il confronto sull’isola pedonale

BATTIPAGLIA. Un fiasco totale: così i commercianti dei negozi del centro della città capofila della Piana - un tempo punto di riferimento commerciale per tutta la provincia – hanno classificato l’esito dei saldi di fine stagione.

Le vendite sembrano calate addirittura rispetto allo scorso anno, quando già era stato registrato un crollo disastroso, ma anche il confronto con gli sconti invernali sembra perdente: una vera e propria debacle.

Molte le serrande abbassate: alcuni, rassegnati al quadro desolato hanno scelto difatti di prolungare le ferie d’agosto ma c’è anche chi tenta il tutto per tutto con merce al ribasso, approfittando del periodo di sconti.

«Soldi non ce ne sono – dichiara Adelaide, proprietaria di uno storico atelier, sul corso Mazzini – e facciamo di tutto per togliere la roba di mezzo. Svendiamo o chiudiamo: non ci sono alternative. Non c’è coesione tra noi commercianti – aggiunge – e anche per questo manca affluenza. Nei paesi del circondario, anche piccoli, come Acerno, sono meglio organizzati. Si danno da fare. Qui c’è chi apre e chi chiude, e alle 21 c’è il coprifuoco: neanche un evento è stato organizzato. 35 anni fa, quando venni a Battipaglia, si lavorava. Non ci si è adeguati alla crisi. E poi, paghiamo troppe tasse. Riempiono i secchi di soldi – conclude - svuotando le nostre tasche».

«Noi volevamo la chiusura del corso – lamentano due sorelle proprietarie di una boutique, sempre in Via Mazzini – ai clienti piaceva. Era meglio se tutto chiuso, passeggiavano e compravano».

Continuano le due commercianti: «Così le vetrine restano invece invisibili. I parcheggi non mancano: erano tutte scuse. Basta con la parola crisi. Molti si cullano su questa cosa, ne approfittano e ci mettono sotto pretendendo sconti sempre maggiori».

La titolare del negozio d’abbigliamento “And”, dichiara invece che «la città si è svuotata, complici i centri commerciali. Ben vanga dunque l'isola pedonale».

Un’analisi generale è quella data da Mara Fratinardi, commerciante di lungo corso, che dichiara: «Quest’anno è andata peggio rispetto agli altri anni. C’è stato un boom all’inizio, poi tutto si è fermato. La gente, giustamente, è più attenta e disillusa, e soprattutto sa già quello che vuole. Il consumatore è cambiato: aspetta i saldi per cui le vendite normali sono interrotte».

La conclusione la dice lunga sulla situazione che nella città più importante della Piana del Sele si è venuta a creare nel corso del tempo: «Per noi sta diventando davvero dura».

Una situazione di difficoltà, anche questo comunque va ribadito, non riguarda soltanto Battipaglia.

Alessandra De Vita

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