IL CASO

Battipaglia, ha un bimbo con l’autismo. La scuola: «Lo tenga a casa»

Il papà: «Mio figlio non va in bagno in autonomia ma gli negano l’assistenza»

 

BATTIPAGLIA - «M’hanno detto di non mandare mio figlio a scuola perché non possono cambiarlo». Dopo che l’odissea dei Pei, i Piani educativi individuali, e dell’assistenza specialistica per gli alunni con disabilità, in ritardo – e ridotta, nelle more dell’adozione – rispetto alla partenza delle scuole, ha scatenato il putiferio in città, con genitori e associazioni sul piede di guerra, e l’amministrazione comunale che ha cercato una via per offrire un supplemento di ore di assistenza specialistica, nonostante i Pei non fossero ancora giunti a destinazione, adesso un nuovo caso divide genitori e scuola. Accade all’istituto comprensivo statale “Sandro Penna”. Qui un genitore, Giovanni Iannielli, papà del piccolo Luca (nome di fantasia), di appena quattro anni, denuncia come il proprio bimbo, che convive con l’autismo, sebbene iscritto alla scuola non abbia ricevuto l’assistenza necessaria.

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