L'EX STIR

Battipaglia, EcoAmbiente ribatte alle accuse dell’Arpac

La società provinciale ribatte colpo su colpo alle accuse degli agenti 

EcoAmbiente non ci sta. La società provinciale che gestisce l’ex stir ribatte colpo su colpo alle accuse degli agenti dell’Arpac, che nel corso delle attività ispettive condotte nel tmb battipagliese, l’impianto di trattamento meccanico biologico del pattume, hanno ravvisato delle ipotesi di illeciti di natura amministrativa e penale, trasmesse alla Regione Campania ed alla Procura della Repubblica di Salerno.
Ecoambiente si oppone, ed è per questo che il 27 di dicembre, subito dopo Natale e Santo Stefano, il commissario liquidatore della società provinciale, Vincenzo Petrosino, ha affidato a Pietro Pasquali, avvocato di Nocera Inferiore, l’incarico di smantellare la velenosa relazione redatta dagli uomini dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale. Un suggerimento, quello di adire le vie legali, che Petrosino ha ricevuto dalla struttura tecnica che gestisce l’ex stir, che nel dossier dell’Arpac ha ravvisato parecchie incongruenze. Ed è per questo che il liquidatore ha conferito al legale un incarico stragiudiziale: Pasquali dovrà esaminare tutta la documentazione e i verbali ispettivi, studiare la normativa di riferimento e redigere una memoria difensiva. In cambio percepirà 1.500 euro.
Il direttore del Dipartimento provinciale dell’Arpac, Antonio De Sio, aveva redatto a novembre il verbale conclusivo delle ispezioni che erano state effettuate tra il 12 e il 27 marzo e il 27 aprile del 2018. Si rilevavano delle criticità riguardanti le acque di falda, la gestione dell’immondizia, l’emissione di odori molesti, gli accumuli di liquidi in superficie, l’usura di macchinari, la mancata adozione di tecnologie all’avanguardia e infine l’assenza di alcuni rapporti di prova del 2017. La relazione era stata trasmessa pure alla sindaca di Battipaglia, Cecilia Francese.(c. l.)
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