SOS SANITA'

Battipaglia e Nocera, ospedali inagibili

Santa Maria della Speranza e Umberto I come lo stadio Pastena: dimenticato il certificato antincendio. E l’Asl corre ai ripari

BATTIPAGLIA - Ospedali inagibili. A Battipaglia, alle porte della Piana del Sele, come a Nocera Inferiore, nel cuore dell’Agro. “Santa Maria della Speranza” e “Umberto I”: separati da 45 chilometri, uniti da una kafkiana dimenticanza. Non c’è – e da anni – il certificato di prevenzione incendi, documento fondamentale per attestare l’agibilità – e quindi la fruibilità – dei due edifici. All’ombra del Castelluccio d’agibilità d’edifici pubblici se ne intendono in parecchi, visto che, per le stesse ragioni, dal 2019 i tifosi delle società sportive locali che abitualmente utilizzano impianti comunali – Battipagliese inclusa, quindi – non assistono alle gare proprio per la stessa carenza.

Corsa contro il tempo. Uno stadio, però, è ben altra cosa da un ospedale, che assicura servizi essenziali. E due tra i più grandi presidi sanitari che appartengono all’Asl di Salerno sono inagibili: il direttore generale Gennaro Sosto sta cercando di correre ai ripari. Sul calendario c’è una data cerchiata in rosso: è il 27 aprile, deadline fissata per trasmettere le pratiche ai vigili del fuoco, come specificato in una nota interna che il responsabile dell’Unità operativa aziendale preposta alla prevenzione degli incendi ha inviato il 14 febbraio a Vanessa Mazziotti, responsabile della Gestione d’acquisizione dei beni, dei servizi e dell’economato.

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