LA PROTESTA

Battipaglia, corse in centro e danni alle auto

Motociclisti scatenati e atti vandalici contro le vetture in sosta

BATTIPAGLIA - Corse in moto e in auto. Brindisi e chiasso fino a notte fonda. Auto in sosta danneggiate. La vita per i residenti della zona limitrofa alla stazione è diventata un inferno. L’ultimo episodio due notti fa quando qualche buontempone ha utilizzato delle chiavi per lasciare il segno su alcune automobili in sosta a Piazza Salvo D’Acquisto. L’altra notte, invece, il solito motociclista scorrazzava indisturbato facendo rombare il motore del proprio mezzo, probabilmente con marmitta truccata, tra piazza Farina – alla stazione – via Carso e via De Nicola. Seguito a ruota da un extracomunitario a bordo di una Abarth altrettanto rumorosa che ha scambiato le tre strade per il circuito di Monza. Prima della pandemia la zona era divenuta il luogo di ritrovo di parecchi clochard che si riunivano intorno ad un muretto nascosto alla vista dalle folte chiome di un albero. Poi l’albero è stato tagliato.

Niente riparo e, si pensava, nonostante il dispiacere di aver perso uno dei pochi polmoni verdi della città, niente “assembramenti” di ubriaconi. Ed invece il problema non si è risolto affatto. Unico periodo relativa tranquillità quello del lockdown durante il quale a disturbare i residenti erano- si fa per dire – solo i cori dai balconi. Una calma che in molti sono giunti a rimpiangere addirittura. Perché una volta riaperta la città la zona è divenuta teatro di risse, atti vandalici, scorrerie senza senso né rispetto per chi al mattino deve alzarsi per andare a lavorare. L’ultimo episodio grave risale al 27 agosto quando gli sfortunati residenti vennero svegliati alle due e trenta del mattino da urla furibonde e forti rumori. Due giovani, italiani e più che ventenni, ubriachi fradici, davano a calci alle auto in sosta danneggiandole. Uno di essi farfugliava di uno specchietto rotto, prendendosela a caso con almeno tre vetture parcheggiate tra via De Nicola e Piazza Salvo D’Acquisto.

Quando i cittadini dai balconi gli chiesero di smetterla costui cominciò ad inveire al loro indirizzo invitandoli a raggiungerlo in strada per dimostrare il proprio “coraggio”. Un suo compare, invece, decise di prendersela con il segnale di divieto di accesso che si trova all’ingresso di via Carso. Quindi, sempre continuando ad inveire e far danni alle auto, si diressero alla propria vettura che era parcheggiata, in divieto di sosta, in via Italia dove avevano oltrepassato i limiti di alcool consumati nei pressi di un locale.