LE AMMINISTRATIVE

Battipaglia, “Civica Mente” dice no alle annessioni

Visconti: «Li ritengo nella mia maggioranza». Mirra: «Noi con nessuno». Fdi chiede scheda bianca, Francese vede Ascierto

BATTIPAGLIA - «Non saremo la maggioranza di fatto di nessuno dei due schieramenti ». Maurizio Mirra e i “ragazzi di Civica Mente” lo sottolineano con la penna rossa, al tramonto del lunedì dei faccia a faccia coi due unici superstiti della lunga corsa alla fascia tricolore, Cecilia Francese e Antonio Visconti . Una replica alle parole del commercialista battipagliese: «Se dovessi vincere - aveva detto il presidente del Consorzio Asi nel primo pomeriggio - ritengo già di fatto Mirra parte della mia maggioranza». Il candidato del centrosinistra faceva riferimento all’analogia con «le loro proposte», che «ritengo molto vicine alle mie» e che «spesso sono state di stimolo per la mia azione politica e per la mia proposta programmatica». E quindi, in barba alla proclamata neutralità, «se dovessi vincere le elezioni, Mirra e “Civica Mente” staranno con me di fatto, perché entrambi puntiamo ad un rinnovamento della città».

“#Nessunaccordo”. Parole equivocate, nella tensione dell’ultima settimana. Gli smartphone degli attivisti della terza forza politica battipagliese han preso a squillare. Dall’altra parte del cellulare, una sola domanda: «Ma allora state con Visconti?». Dubbi che, a sera, hanno indotto la terza forza politica battipagliese a mettere i puntini sulle “i”: «Abbiamo incontrato i candidati a sindaco in corsa al ballottaggio, e siamo andati a comunicare loro la nostra totale imparzialità». Più nitidamente: «Lo ribadiamo, nessuno di loro riceverà il nostro appoggio». Con maggior chiarezza: «Entrambi i candidati non ci rappresentano». Lapalissianamente: «Per ulteriore chiarezza e per evitare strumentalizzazioni o errate comprensioni, non saremo la “maggioranza di fatto” di nessuno dei due schieramenti », ché «il nostro slogan, “#ealloracambia”, - nel pomeriggio Visconti aveva alluso all’analogia col suo motto, “#cambiamoBattipaglia” - significa anche questo». Infine un eloquente hashtag: “#nessunaccordo”.

I due incontri. Mirra e i suoi (il presidente Giovanni Montella , il segretario Giuseppe Ferlisi e i militanti Valerio Giampaola , Ugo Tedesco e Francesca Galluccio ) hanno visto Visconti (alle 13,30 nella sede elettorale di piazza Aldo Moro) e Francese (alle 15, nel comitato di via Mazzini: c’erano pure l’assessore uscente Pietro Cerullo e Maria Luisa De Longis ) per consegnar loro il programma elettorale. «Abbiamo consegnato simbolicamente - spiega Mirra - copia del nostro programma elettorale ai due candidati alla carica di sindaco, invitandoli anche ad una dialettica meno aspra, che non lasci macerie a valle della campagna elettorale: è necessario per entrambi che la parte migliore collabori se vogliamo veramente far rinascere la città da ogni punto di vista». Tre le priorità rimarcate dai “ragazzi di Civica Mente”, soprattutto al tavolo della Francese, quando gli interlocutori hanno chiesto conto dei punti prioritari scritti in quelle 94 pagine: «Vorremmo lavorare sulla riqualificazione del verde urbano, sugli organismi di partecipazione che non avete avviato e su una tecnostruttura comunale che s’occupi di reperire fondi comunitari», la risposta di “Civica Mente”. Con una chiosa: «Saremo minoranza, perché democraticamente la città così ha deciso ». Francese soggiunge: «Hanno confermato l’imparzialità. Non si è trattato di un incontro per determinare alleanze o apparentamenti, quindi, quanto di un dialogo su temi e iniziative da mettere in essere già a partire dal 19 ottobre». Visconti, dal canto suo, assicura: «Faremo nostre tutte le loro proposte integrandole ai nostri progetti e alla visione e alla costruzione di una Battipaglia nuova: inclusiva, vicina alle persone e ai loro bisogni ».

Partito scheda bianca. Gli outsider optano per la neutralità, i “quarti” pure. Il gruppo che fa capo a Ugo Tozzi ha deciso d’esortare l’elettorato a lasciare la scheda bianca. «Da donna e da esponente di destra - dice la coordinatrice cittadina di Fdi, Annalisa Spera - non direi mai di non andare a votare». La posizione dei tozziani, quindi, che non potrebbero «mai consigliare agli elettori di votare la sinistra, ancor di più quando è rappresentata dal potere deluchiano, in questo momento identificato con il candidato Visconti» e non prendono neppure in considerazione la pista Francese, lasciano «libertà di esprimersi diversamente », ché «in fondo anche una scheda bianca può essere espressione di voto».

Francese da Ascierto. Lunghe giornate per i due candidati: in mattinata Visconti ha incontrato i commercianti, nel pomeriggio il giro “di casa in casa” e, a sera, l’incontro coi suoi al Centro sociale. L’ultima chiamata alle armi prima del comizio di venerdì e del ballottaggio di domenica e lunedì. Francese, invece, è stata a Napoli, al “Pascale”: ha incontrato l’oncologo Paolo Ascierto (faccia a faccia tutt’altro che elettorale), simbolo della lotta al Covid “made in Campania”, accompagnando alcuni concittadini negativizzati a farsi prelevare del sangue nell’ambito d’un protocollo d’intesa sullo studio della pandemia.

(ca.la.)