MANUTENZIONE

Battipaglia, caldaie d’oro: ben 130mila euro di spesa

Record alla Marconi con 35mila. In due anni sono stati effettuati 15 interventi negli istituti, costi triplicati rispetto al 2018

BATTIPAGLIA - Manutenzione delle caldaie a peso d’oro: negli ultimi due anni è costata al Comune quasi 130mila euro. Cifre esorbitanti, se rapportate agli anni precedenti quando, mediamente, se ne spendevano 40mila al massimo, vale a dire tre volte in meno. L’Ente di piazza Aldo Moro, dal 4 settembre del 2019, fino al 16 giugno del 2021, ha speso 127.500 euro a fronte di 15 interventi di manutenzione delle caldaie e degli impianti di climatizzazioni nelle scuole, e nelle sedi della protezione civile e dei vigili urbani. In tutti i casi, nelle determine che in calce portano la firma del capo dell’ufficio Tecnico, Carmine Salerno , l’affidamento è stato concesso alla stessa ditta: una srls battipagliese. La metà degli interventi, nonostante le scuole negli ultimi due anni siano state più chiuse che aperte, hanno riguardato proprio gli edifici scolastici. 35mila euro, a dicembre del 2020, sono stati impiegati per installare una caldaia all’istituto “Marconi”, altri 15mila, il 30 marzo del 2020, in pieno “lockdown”, per la sostituzione della centrale termica presso l’istituto scolastico in zona Aversana. Ulteriori 20mila euro, lo scorso 27 aprile, per l’installazione di un’altra caldaia, e le annesse operazioni di manutenzioni ai termosifoni, presso la scuola dell’infanzia “Giovanni XXIII”.

In buona parte dei casi sono le scuole a costare di più: 10mila euro per i locali a piano terra di via Luigi Sturzo, 6mila per la scuola “Sandro Penna”, e altri 10mila per la manutenzione straordinaria di edifici comunali sul territorio battipagliese. Gli altri interventi, eseguiti nelle sedi della polizia locale e dei carabinieri, al campo sportivo “Sant’Anna” o al nucleo comunale della protezione civile, sono stati meno onerosi seppur frequenti considerando il breve lasso di tempo: un anno e nove mesi a voler essere rigorosi. Una vicenda atavica quella della manutenzione delle caldaie. Una questione mai risolta definitivamente che ha messo dirigenti e professori degli istituti scolastici in condizioni di lamentarsi più e più volte.

Sul finire del 2017 scoppiò la polemica: i genitori degli alunni minacciarono di non mandare i figli a scuola se non fosse stato risolto il problema del riscaldamento che, in quell’inverno, mancava totalmente in diversi plessi scolastici del territorio. Michele Gioia , all’epoca assessore alle politiche sociali dell’amministrazione del sindaco Cecilia Francese , in quota Fratelli d’Italia, intervenne cercando una soluzione nel breve termine. Andò meglio dall’inverno del 2018 fino a metà 2019. Poi di nuovo gli intoppi. E da settembre del 2019, fino ad oggi, ben quindici interventi in più. Costati caro alle casse comunali: per fronteggiare l’emergenza freddo il Comune ha dovuto sborsare altri 130mila euro.