LE AMMINISTRATIVE

Battipaglia, Bucciarelli appoggia la Francese. Gli altri lasciano il “voto libero”

Una sola posizione ufficiale in vista del ballottaggio di domenica

BATTIPAGLIA - Una sola posizione ufficiale in vista del ballottaggio a Battipaglia. È di Carmine Bucciarelli: non entra in Consiglio ma incontra Cecilia Francese e annuncia l’appoggio della propria lista alla sindaca uscente. «Abbiamo avuto un confronto politico con la Francese che si è assunta, in caso di elezione, l’impegno di indire entro il 31 dicembre una Conferenza Programmatica da accompagnare con la convocazione di specifiche sedute tematiche del Consiglio comunale. Un impegno serio e convinto che per parte nostra intendiamo onorare da subito invitando i nostri elettori e i cittadini tutti a sostenere con il voto questa scelta».

L’incontro, secondo Bucciarelli, sarebbe stato su alcuni temi cari alla sua compagine come ambiente, infrastrutture, salute, lavoro e servizi ai cittadini. Le voci di corridoio davano per certo l’appoggio di Bucciarelli a Francese prima che venisse ufficializzato, nonostante la lista dell’avvocato abbia potuto contare sull’appoggio di Gerardo Motta, in passato era il principale oppositore della sindaca uscente. Insomma, un netto cambio di fronte. Intanto per la settimana prossima dovrebbe giungere una nota degli “Eretici” di Brunello di Cunzolo. L’architetto, deus ex machina nel 2009 e poi nel 2016 della vittoria di Francese, è ora in aperto contrasto con la cugina. «Mai potrò appoggiare chi della menzogna ha fatto il suo vessillo», dice categorico pur senza ufficializzare ancora nessun appoggio all’avversario Visconti. Stanno ancora alla finestra i Cinque Stelle che hanno in programma una riunione degli attivisti.

«Valuteremo il da farsi in un confronto con la base dice Enrico Farina - . Dobbiamo capire chi sia in grado di garantire gli interessi della città, portare avanti i progetti ed utilizzare i fondi. Decideremo insieme ». Per Fratelli d’Italia parla la coordinatrice cittadina, Annalisa Spera: «Il nostro è un partito di destra che non potrebbe mai dire ai suoi elettori di non andare a votare. Per noi il voto è un dovere, prima che un diritto. Certo non possiamo dire di votare a Francese, basta guardare alla nostra campagna elettorale, ma neppure possiamo dire di votare un candidato di sinistra. Siamo all’opposizione anche al Governo. Quindi non daremo indicazioni come partito. Del resto anche una scheda bianca è un voto ». Nel frattempo i due competitor continuano incontri e pubblicazioni online con i supporters scatenati che litigano sui social. Le frecciate velenose si sprecano, non tanto o non più tra i due candidati a sindaco, che proseguono uno per la rimonta, e l’altra convinta della vittoria. Ma a decidere saranno i cittadini. A chi daranno fiducia? La domenica decisiva si avvicina a grandi passi.