IL CASO

Battipaglia, botte al padre: i due figli restano in carcere

Il giudice ha convalidato gli arresti dei 19enni adottati dal medico di base, ex consigliere comunale

BATTIPAGLIA - Resteranno in carcere i due gemelli di 19 anni che giovedì scorso pestarono il padre adottivo, noto medico di base e già consigliere comunale di Battipaglia. Su richiesta del sostituto procuratore, il giudice del Tribunale di Salerno ha convalidato gli arresti disposti sei giorni fa, dopo che i due giovanissimi, nati in Bulgaria ma residenti alle porte della Piana del Sele fin da piccoli, sfondarono la porta di casa, nel cuore del rione Turco, tirarono la madre per i capelli e malmenarono il padre, sfasciando completamente l’abitazione per poi darsi alla fuga ed essere catturati lungo le vie del quartiere dai carabinieri della Compagnia di Battipaglia, agli ordini del maggiore Vitantonio Sisto .

Furono portati in caserma e poi, su disposizione dell’autorità giudiziaria, al carcere di Fuorni, a Salerno. Resteranno ancora reclusi all’interno di una casa circondariale che il padre, classe ’58, conosce molto bene: a lungo lo specialista ha prestato servizio all’interno del penitenziario, prestando cure mediche ai detenuti. Uno dei due, ad ogni modo, avrebbe chiesto il trasferimento all’interno di una comunità, ma deciderà il giudice. L’aggressione ha destato scalpore in città, dove l’uomo è molto conosciuto sia per la professione che per l’impegno politico che, negli anni addietro, lo ha portato ad occupare un posto in aula consiliare.

L’aggressione si è consumata giovedì scorso, poco prima di mezzogiorno. La sera precedente, in casa, c’era stata un’accesa discussione tra i due ragazzi ed i genitori. Il giorno dopo, i gemelli 19enni hanno fatto irruzione all’interno dell’abitazione sfondando la porta ed hanno distrutto tutto ciò che capitava loro sotto tiro. Per terra sono stati rinvenuti addirittura dei coltelli, che, tuttavia, non sarebbero stati utilizzati contro i genitori, ma solo scagliati sul pavimento alla stregua d’ogni altro oggetto. I due prima s’avventarono sulla madre, tirandole i capelli, e poi pestarono il padre, sferrandogli calci e pugni. L’uomo, che è cardiopatico, fu portato in ospedale per dei controlli di routine: in Pronto soccorso, dopo gli accertamenti, fu dimesso con sette giorni di prognosi. I giovani furono fermati dai carabinieri e poi arrestati quando è emerso un quadro di maltrattamenti pregressi. I due non erano noti alle forze dell’ordine: erano solo stati segnalati alla Prefettura per il consumo di stupefacenti.