Battipaglia, arriva la Tari Evasione da 3 milioni 

Il settore tributi ha girato le cartelle non pagate alla Novares per il recupero E i vigili urbani provano a incassare oltre 250mila euro di multe ignorate

BATTIPAGLIA. Proprio in questi giorni, a Battipaglia, nelle cassette della posta i cittadini hanno trovato gli avvisi di pagamento della Tari, l’indigesta Tassa sui rifiuti. E proprio mentre sui social i cittadini insorgono contro l’odiata bolletta, e qualcuno ammette candidamente ed orgogliosamente di non averla mai pagata, a Palazzo di Città è giro di vite contro l’evasione. I riscossori cercano di incassare alcuni dei vecchi canoni mai riscossi: il conto salato supera però i 2,7 milioni di euro. Tanto valgono le liste di carico che il dirigente del settore tributi, Giuliano Caso, ha trasmesso questo mese ai vertici della Novares spa, l’agenzia che si occupa di riscossione coattiva delle entrate tributarie ed extratributarie. In ballo ci sono i quattrini delle tasse sui rifiuti, di quelle sugli immobili, degli oboli sulla pubblicità e dei tributi per l’occupazione di suolo pubblico.
Alcuni avvisi di pagamento risalgono a 12 anni fa: le annate prese in considerazione, infatti, vanno dal 2006 al 2014. Tasse che i cittadini battipagliesi non hanno mai versato. La voragine più ampia riguarda i rifiuti: imposte da oltre 1,2 milioni di euro, dai tempi della Tarsu fino a quelli della Tari, ai quali s’assommano più di 162mila euro di sanzioni, 24mila di interessi e 11mila di spese. E così la Novares, per conto del Comune, dovrebbe riscuotere 1.415.984,17 euro. Una cifra importante, alla quale s’affiancano gli 1,3 milioni di euro dei tributi per case e immobili: una cifra, quella delle vecchie Ici e delle Imu, comprensiva degli oltre 863mila euro di imposte, dei 496mila euro di sanzioni, dei 18mila di interessi e di 13mila di esborsi collaterali. Di meno i riscossori dovrebbero introitare dalla Cosap, il canone di occupazione degli spazi e delle aree pubblici, che vale poco più di 17mila euro, e dall’Icp, l’imposta comunale sulla pubblicità, che si porta dietro da anni 3.702 euro. Se la Novares, l’azienda che si occupa di riscossione coattiva per conto del Comune, riuscisse ad introitare i 2.738.654,6 milioni, incasserebbe come percentuale il 5,7 per cento. Ossia 156mila euro.
Nel frattempo pure gli agenti di polizia municipale fanno i conti e provano a prendersi le multe non pagate: nei giorni scorsi, il comandante Gerardo Iuliano ha trasmesso all’Agenzia delle Entrate e della Riscossione ed alla Società Riscossione Sicilia (visto che qualche verbale è stato elevato pure ai danni di qualche automobilista siculo) un elenco con 299 partite. Si tratta di quei verbali elevati tra gennaio e marzo 2018 che i cittadini non hanno ancora pagato e delle mancate riscossioni degli anni precedenti: la cifra, complessivamente, vale più di 256mila euro.
Carmine Landi
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