LA LEZIONE

Battiato al FormArt:"Basta con i film di camorra"

Il cantautore ai giovani del corso su Gomorra: "Ci sono già i telegiornali". Bacchettate anche alle pellicole americane

Il professore Battiato sale in cattedra per tenere una "lectio magistralis" agli alunni del FormArt Lavoro. L’artista catanese ieri al Teatro Augusteo, ha bacchettato il cinema americano e condannato le pellicole italiane sulla camorra (Gomorra?). Nel tritacarne anche il dilettantismo di alcuni addetti ai lavori, ma anche la necessità sfrenata di fare audience a tutti i costi.
Agli alunni ha raccontato i suoi primi anni difficili nel mondo del cinema: «ho avuto tre esperienze diverse in quest’ambito - ha esordito - ma la prima è stata davvero molto difficile. Mi sono dovuto confrontare con un sindacalismo che non ho mai digerito nel mondo dell’arte, con gente che contava le ore di lavoro». Un primo approccio faticoso, «perché quando parli pensi di comunicare ed invece ti accorgi di non comunicare proprio nulla». Con il secondo lavoro invece le cose sono cambiate, «avevo a disposizione una troupe tutta mia, senza problemi di orario e ho trascorso dei momenti stupendi». Solo con l’ultima esperienza, "Perduto amor", l’artista ha trovato la quadratura del cerchio: «L’apologia della mia maniera di fare cinema, girato nella mia casa di Catania da me, un ingegnere del suono ed un montatore, un’esperienza fantastica diffusa solo attraverso il dvd senza passare per le sale cinematografiche».
Dal personale al generale: «E’ un momento di grande crisi, perché si privilegia la quantità a dispetto della qualità». Non mancano le stoccate al cinema americano: «Negli Usa sono ottusi perché propongono sempre le stesse cose, sono dogmatici, anche se dispongono di ottimi attori. Nei film ci sono scene sessuali ripetute, il copione è sempre lo stesso, anche i baci sono tutti uguali, è una cosa orribile» e al regista Spielberg «ha iniziato bene, ma adesso lo trovo pessimo, soprattutto se penso a "Salvate il soldato Ryan", dove da falso nazionalista fa vedere gli americani che, poverini, si difendono dal nemico». Infine, una considerazione sui film che parlano di camorra e mafia: «Non andrò mai a vedere quel genere di pellicola. Che senso ha quando basta guardare ogni giorno il telegiornale? Bisogna fare pulizia, questi lavori sono pieni di sporcizia. Ma per fortuna c’è un’altra Italia che da speranze».
Luca Visconti