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Battaglia per la gestione idrica Minoranza contro Romano

MERCATO SAN SEVERINO. È battaglia a Mercato San Severino per la gestione del servizio idrico. La minoranza di governo, attraverso un intervento del consigliere Fabio Iannone, critica la scelta dell’en...

MERCATO SAN SEVERINO. È battaglia a Mercato San Severino per la gestione del servizio idrico. La minoranza di governo, attraverso un intervento del consigliere Fabio Iannone, critica la scelta dell’ente di non aver partecipato all’incontro che si è tenuto ieri a Roccapiemonte tra i sindaci e i delegati dei comuni appartenenti all’Ambito Ato3 per sottoscrivere il “documento finale della riunione del gruppo promotore del coordinamento dei sindaci per la ripubblicizzazione del servizio idrico nell’ambito Ato3 sarnese vesuviano”.

«Non capisco – dice Iannone - perché il nostro sindaco non abbia partecipato, né sottoscritto un documento. All’incontro hanno partecipato i sindaci in rappresentanza dei comuni di Fisciano, Calvanico, Castel S. Giorgio, Roccapiemonte, Nocera Inferiore, Angri e Corbara. Ancora una volta, la nostra amministrazione ha mostrato scarso interesse per una problematica sentita dall’intera collettività».

Immediata la replica del sindaco Giovanni Romano. «La posizione della minoranza è, come sempre, strumentale. Il Comune non ha partecipato perché considera l’azione del comune di Roccapiemonte velleitaria e di retroguardia. Quello della gestione pubblica è un falso problema, opportunamente agitato ad arte per motivi localistici e di bassa politica. Innanzitutto – spiega Romano - la Gori è già una società pubblica perché il 51 per cento è dell’Ato 3 sarnese vesuviano di cui fanno parte esclusivamente 77 Comuni tra cui anche Roccapiemonte e gli altri che protestano. In secondo luogo la legge nazionale esclude qualsiasi ipotesi di gestione diretta del servizio idrico da parte dei comuni perché essendo quello idrico un servizio pubblico locale (che comprende anche la depurazione e la fognatura), per legge deve essere gestito in forma associata in Ambiti territoriali ottimali, cioè in aree territoriali vaste. La minoranza si preoccupasse di verificare quanto accade nei tantissimi comuni amministrati dal centrosinistra di cui loro pur fanno parte, partendo da Salerno».

Mario Rinaldi

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