«Basta un piccolo particolare per riconoscere villa Carrara»

Domani con “la Città” l’acquerello che mostra il giardino e il lato ovest Livrieri: «Un secolo fa la zona si presentava come un grande fazzoletto verde»

Nell’uscita di sabato 29 marzo, l’acquerello in omaggio con “la Città” mostra “Villa Carrara, giardino con scorcio del lato ovest”. Il conte con la passione della pittura, tra i quaranta e più ritratti del paesaggio urbano e agricolo di Pastena ne ha realizzati molti che ritraggono la sua villa. Mai uguali, gli scorci dell’edificio storico sono visti sempre da prospettive diverse, come se si trattasse di una donna amata, della quale si scelgono le prospettive, i profili, le impressioni, la sfumature di colore che risentono delle diverse angolature della luce. Nell’opera in oggetto la dimora appare quasi sommersa dal lussureggiante giardino che la circonda, con una cinta di alberi che sempre proteggerla. Villa Carrara svetta con un piccolo proprio tra le fronde, riconoscibilissima con il suo impianto architettonico targo-gotico e le sue finestre con bifore.

A commentar l’acquerello è Dante Livrieri, gioielliere-orologiaio con la passione delle immagini d’epoca di Salerno: «Spesso è nel particolare che si nasconde il tutto. Così come potremmo riconoscere il Comune o la Prefettura da un solo particolare, i salernitani riconosceranno la villa da un piccolo angolo dell’acquerello. Quello che colpisce è il fatto che l’edificio sia completamente immerso nel verde. Intorno non c’è traccia di edifici. Tornando indietro nel tempo di oltre un secolo la zona orientale di Salerno appare un grande fazzoletto verde».

Un’area verde rappresentata per la maggior parte da campi agricoli e frutteti, ma non mancavano i giardini curati, come quello della villa in questione. Lo sottolinea anche Mario D’Elia nel volume monografico sull’opera pittorica di Domenico Carrara, parlando di Villa Carrara ed evidenziandone le riduzioni del parco nel tempo: «Sul fronte opposto alla facciata principale, precisamente sul lato sud, ed esteso verso est e ad ovest, vi era un vasto parco con alberi sempreverdi, statue ed aiuole fiorite, con ingresso monumentale non più esistente. Con lo sviluppo edilizio della zona, il giardino a partire dal 1938 è stato ridotto nelle sue dimensioni e si trova ad un livello inferiore rispetto alle strade circostanti, e questo per avvenuti riempimenti atti a rapportare le quote di livello degli edifici costruiti con il lungomare a sud. La villa-masseria apparteneva ai Conti Carrara che possedevano un’altra residenza signorile a Napoli e nella nostra città abitavano nel loro palazzo in via dei Mercanti (una volta “Strada Regia”). Benché ridotto rispetto ai circa 2000 mq di un tempo, conserva un piccolo parco, recintato di recente e ricco ancora di vegetazione lussureggiante, con alberi d'alto fusto (palme, magnolie e due araucarie) messi a dimora nel 1922 dai fratelli Domenico e Gustavo Carrara».

Paolo Romano

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