«Basta con la solita doppia morale»

Querela di Pentangelo ad Angri ’80: ora scende in campo Pasquale Mauri

ANGRI. Continua a tenere banco la querela al mensile Angri ’80, da parte dell’avvocato del comune Antonio Pentangelo. A prendere la parola è Pasquale Mauri.

«Ho deciso di scrivere alcune osservazioni personali sul caso Pentangelo-Angri ’80 -spiega Mauri- perché ritengo che sia emblematico di alcune gravi storture che danneggiano il dibattito e la crescita della città. Ho deciso di non scrivere da sindaco, ma da cittadino perché quanto è successo non riguarda l’amministrazione». Mette a tacere alcune indiscrezioni circolate nei giorni scorsi. «I primi titoli dati alla notizia della lite giudiziaria tra l’avvocato del Comune e il mensile hanno sapientemente preso in giro la cittadinanza, attribuendo all’ente o alla mia persona la responsabilità dell’azione nei confronti della testata. E allora è necessario ribadire che la richiesta di risarcimento contro Angri ’80 è stata avanzata da Pentangelo, dipendente del comune che si è sentito leso da alcuni articoli».

E ancora: «Consapevoli dei meriti e delle capacità professionali di Pentangelo, alcuni soggetti hanno cercato di deviare l’attenzione dei cittadini dalla lite Pentangelo-Angri ’80 facendola passare per una lite Mauri- Stampa». Poi esprime la sua opinione: «Chi abbia torto e chi ragione lo stabilirà il giudice, o anche una stretta di mano se i contendenti vorranno risolvere così la disputa. Ciò che mi preme sottolineare è che, leggendo la pelosa solidarietà espressa da alcuni soggetti ad Angri ’80 e osservando l’atteggiamento di alcuni operatori dell’informazione, sembra esserci un doppia morale: se un politico o un funzionario sbaglia è giusto evidenziare gli errori chiedere giustizia; se a sbagliare è chi evidenzia gli errori altrui, è vietato rettificare o appellarsi alla giustizia».

Maria Paola Iovino

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