«Basta abusivi vicino ai Templi»

Lettera di Sel e Pd al ministro Franceschini: «Intervenire subito per rimuovere l’illegalità»

CAPACCIO. “Nell’area archeologica di Paestum si è creata una situazione inconcepibile, vengono svolte attività imprenditoriali di ristorazione, somministrazione alimenti e bevande, vendita di monili e oggettistica varia nella più totale indifferenza delle autorità preposte alla salvaguardia e alla valorizzazione del sito sfregiato da questo negativo fenomeno di pseudo-insediamenti commerciali”. La denuncia è contenuta in una nota inviata, tra gli altri, al ministro dei Beni e delle attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, e alla Soprintendenza dal consigliere di opposizione Gennaro De Caro ( Sel) e condivisa anche dal gruppo consiliare e dal direttivo del Partito democratico.

“Non vogliamo intrattenerci sulle due cupole collocate dall’amministrazione comunale nell’area adiacente il tempio di Hera – si legge ancora nella nota – né sulle ville abusive e case di proprietà di amministratori locali che, a tutt’oggi, esistono nel sito, né sulle attività di parcheggio svolte da privati nella cinta muraria nonostante la presenza di parcheggi pubblici realizzati con fondi pubblici all’esterno della città antica e mai utilizzati. Ma vogliamo parlare della città dei Templi, che deve risolvere una scandalosa situazione creatasi nel tempo, alimentata anche dall’assenza di idonei strumenti di controllo del territorio e da atteggiamenti di accondiscendenza politica”.

I firmatari chiedono al ministro Franceschini di “rimuovere gli abusivismi impuniti e di compiere accertamenti indispensabili alla trasparenza su fatti di illegalità” e di dare sollecita attuazione alla normativa “al fine di contrastare l’esercizio, nelle aree pubbliche aventi particolare valore archeologico, storico, artistico e paesaggistico, di attività commerciali e artigianali in forma ambulante o su posteggio, nonché di qualsiasi altra attività non compatibile con le esigenze di tutela del patrimonio culturale, con riferimento alla necessità di assicurare il decoro dei complessi monumentali e degli altri immobili del demanio culturale interessati da flussi turistici particolarmente rilevanti, nonché delle aree a essi contermini”.

Nella notte di Sel e Pd, si ricorda che “le Direzioni regionali per i beni culturali e paesaggistici e le Soprintendenze, sentiti gli enti locali, adottano apposite determinazioni volte a vietare gli usi da ritenere non compatibili con le specifiche esigenze di tutela e di valorizzazione, comprese le forme di uso pubblico non soggette a concessione di uso individuale, quali le attività ambulanti senza posteggio, ove se ne ravvisi la necessità, nonché l’uso individuale delle aree pubbliche di pregio a seguito del rilascio di concessioni di posteggio o di occupazione di suolo pubblico”.

Angela Sabetta

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