Baronissi, è polemica sul trasporto dei disabili

Due esponenti del Pdl volevano sostenere il servizio poi affidato alle associazioni Rifondazione comunista: «Spaccatura sempre più evidente nella maggioranza»

BARONISSI. Il trasporto dei disabili presso i centri di cura di Baronissi è stato interrotto il 2 gennaio, come negli altri comuni del Piano di zona S2 “Irno-Picentini”, a causa della mancanza di fondi nella casse del Piano di zona. Due giorni dopo due esponenti del Pdl, Gennaro Esposito e Tony Siniscalco, si sono fatti promotori del finanziamento del servizio.

I due si erano proposti per pagare di tasca propria la benzina per i mezzi che avrebbe invece fornito l’associazione di volontariato “Il Punto”.

Poi, le carte in tavola sono rapidamente cambiate con la comunicazione del ripristino del servizio in forma straordinaria da parte delle associazioni “La Solidarietà” e “La Misericordia”, a cui aveva dato mandato il Piano di zona. Il provvedimento prevede l’erogazione del servizio sino a domani, data in cui si riunirà il coordinamento del Piano di zona per definire i nuovi assetti di gestione e la programmazione dei servizi socio-sanitari «in linea con gli indirizzi dettati dalla Regione Campania».

«Il nostro intento - spiega il capogruppo del Pdl, Gennaro Esposito - era quello di sollecitare la maggioranza alla risoluzione del problema, dato che i disabili rimanevano a casa e solo se avevano qualche parente disponibile potevano esser portati ai centri di cura».

«Le associazioni hanno poi preso l’impegno di assolvere quest’incarico solo il giorno dopo alla nostra manifesta volontà di aiutare seriamente chi soffre» conclude Esposito.

Ma sulla questione è nata una polemica politica. E’ intervenuta, infatti, la minoranza consiliare che non ha visto di buon occhio il gesto degli esponenti del Pdl sottolineando «una spaccatura sempre più evidente in maggioranza». Francesco De Simone, esponente di Rifondazione comunista, espone le sue critiche: «Quest’amministrazione non agisce come un gruppo unito, ma ognuno fa il proprio gioco politico per mettersi in mostra». E continua interrogandosi: «Forse Esposito e Siniscalco non sapevano neppure dell’esistenza di un bando di gara indetto dal Piano di Zona e vinto dalle due associazioni».

Angelo Notari, esponente dell’Udc, si chiede: «Perché questo gesto è venuto da due esponenti del Pdl e non dall’assessore ai servizi sociali del Pdl, Carmen Roma?». E conclude: «Le politiche sociali non vengono viste dall’amministrazione come un loro dovere verso la cittadinanza ma come un’elemosina».

Martina Galdi

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