Barbirotti, cent'anni di viaggi dagli emigranti ai giorni nostri

Un secolo per l'agenzia che porta i salernitani in giro per tutto il mondo

Da quando ci si imbarcava per emigrare al turismo di massa, dalle traversate transoceaniche che duravano oltre un mese ai viaggi che in poche ore portano in capo al mondo. Cent’anni di viaggi per la Barbirotti Travel, presente a Salerno dal 1913. Mentre l’agenzia si prepara a festeggiare un secolo di vita, abbiamo chiesto a Maurizio Barbirotti, che rappresenta la terza generazione della storica famiglia salernitana, di aprire l’album e gli archivi dell’agenzia, per raccontarci com’è cambiato il modo di viaggiare partendo dal pioniere, nonno Gennaro che iniziò quest’avventura agli inizi del Novecento, con un primato.

«Sì. Nonno Gennaro fondò a Salerno la prima agenzia di viaggi dell’intero Sud Italia. Quando aprì in città la sua agenzia non ce n’erano altre nel nostro Mezzogiorno, e anche nel nord Italia ne esistevano solo altre tre. In un’epoca di forte emigrazione, ebbe la felice intuizione di offrire i servizi di biglietteria navale per viaggi intercontinentali. Nacque così l’Agenzia Barbirotti, che presto divenne il punto di riferimento per coloro che, nel primo dopoguerra, lasciavano tutto e andavano a cercare fortuna nella Americhe».

E’ vero che conserva ancora dei titoli di viaggio dei transatlantici?
«Certo. Si partiva con il Biancamano o con il Conte Verde della Compagnia Lloyd Sabaudo . Ho anche foto di gruppi di salernitani in posa sul ponte della nave in partenza. E’ bello pensare che dietro ogni figura c’è una storia da romanzo, quasi sempre a lieto fine perché la maggior parte dei nostri seppe farsi valere all’estero».

Lei ha conosciuto il nonno. Cosa ricorda di lui?
«Io ero un bambino. E’ morto che aveva quasi novant’anni. Mi ricordo di questa figura sempre impeccabile, sempre in giacca e cravatta, gentile, elegante. Un nobiluomo che sapeva essere gentile con tutti».

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