LO SCEMPIO

Baracche con vista mare a Capaccio Paestum: ora scattano in controlli 

Realizzati nell’area sul litorale 32 alloggi con tanto di spiaggia “privata”

CAPACCIO PAESTUM. Un sorta di villaggio turistico, costituito per la maggior parte da baracche ed alcuni manufatti in muratura, finisce nel mirino delle forze dell’ordine. Sono in corso infatti, i controlli congiunti effettuati dall’ufficio circondariale marittimo di Agropoli, diretto dal tenente di vascello Gianluca Scuccimarri, e dai militari della compagnia della guardia di finanza di Agropoli, coordinati dal capitano Valentina Montuori.
Gli accertamenti fanno seguito ad una segnalazione inviata alla Guardia costiera, nella quale si ipotizzava un presunto reato di abusivismo edilizio relativamente alla costruzione dei manufatti dati in fitto a villeggianti e turisti durante il periodo estivo. I primi accertamenti, ancora in corso, sono iniziati martedì con l’ausilio dei tecnici del Comune di Capaccio Paestum. I controlli sono finalizzati ad accertare eventuali violazioni alle normative urbanistiche, al fine di verificare il possesso di titoli edilizi per la costruzione delle strutture, ed in materia fiscale.
Sono 32 gli alloggi disponibili nell’ambito delle varie strutture realizzate su suolo privato dai due imprenditori proprietari del complesso abitativo. Di fatto, le unità abitative insistono su quell’area da oltre dieci anni. Tra il 2000 – 2001 è stato oggetto di controlli da parte della polizia locale, che portarono a rilevare diverse violazioni urbanistiche e sanitarie. Le strutture furono interessate da ordinanze di abbattimento. Ma, a quanto sembra, i provvedimenti sono rimasti solo sulla carta. Nel corso degli anni, infatti, sarebbero stati costruiti ulteriori manufatti.
Le forze dell’ordine, con l’ausilio tecnico del Comune, dovranno accertare se gli stessi abbiano i relativi titoli edilizi. Se così non fosse, c’è da chiedersi come mai, in tutti questi anni, i proprietari abbiano costruito senza che il Comune ne fosse a conoscenza. Per quanto riguarda le utenze, dal servizio di acqua potabile all’energia elettrica, come sono state allacciate a quelle strutture? Nel mezzo ci sarebbero anche degli interventi sul demanio marittimo. Sarebbe stata utilizzata parte della spiaggia lasciata alla libera fruizione con una chiusura dell’arenile. Spiaggia di cui, materialmente, usufruiscono i clienti che prendono in fitto i manufatti durante il periodo estivo. Le stesse strutture sembra che, nel periodo invernale, venissero date in affitto a cittadini extracomunitari.
Una situazione sulla quale si sta cercando di fare chiarezza. Intanto, dal Comune fanno sapere che sono in corso le verifiche: «Stiamo consultando la documentazione dell’archivio per accertare l’esistenza o meno di autorizzazioni edilizie e commerciali per lo svolgimento dell’attività ricettiva». Laddove, fossero confermate irregolarità scattebbero i relativi provvedimenti.

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