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Bando regionale per il trasporto: il Cstp presenta ricorso

Il Cstp ha impugnato il bando con cui la Regione Campania lo scorso mese d’ottobre ha messo a gara l’appalto i servizi di trasporto pubblico locale su gomma. Insieme al Cstp anche l’Anm di Napoli...

Il Cstp ha impugnato il bando con cui la Regione Campania lo scorso mese d’ottobre ha messo a gara l’appalto i servizi di trasporto pubblico locale su gomma. Insieme al Cstp anche l’Anm di Napoli perché – come molti addetti ai lavori hanno sottolineato in queste settimane – le clausole imposte e i requisiti richiesti per la sola pre qualifica (da fare entro il prossimo 10 dicembre) risultano proibitivi rispetto alle realtà medio piccole che operano sul territorio regionale campano. Un’impugnazione presso il Tar della Campania che è stata confermata nella mattinata di ieri anche dal commissario del Cstp, Raimondo Pasquino, che nelle scorse settimane si era limitato a parlare di «azioni di contrasto al bando pubblicato dalla Regione». Pur non addentrandosi troppo nel merito, Pasquino aveva ipotizzato che in questa iniziativa avrebbe avuto «certamente vicino sia la Provincia che il Comune di Salerno, senza considerare realtà anche più piccole della nostra che non potranno che fare come noi».

L’obiettivo, ora, è ottenere in via preliminare una sospensiva ed una eventuale invalidazione delle procedure affinché la Regione possa, in un secondo momento – magari prendendo anche atto dell’oggettiva difficoltà di tutte le aziende, sia pubbliche che private, del comparto – rivedere le pretese almeno relativamente ai livelli di fatturazione imposti per accedere alla prima fase della procedura concorsuale.

«Quanto richiesto dalla Regione anche per la semplice pre-qualifica – ha spiegato il professor Pasquino – è proibitivo per molti perché l’oggettività delle cose ci racconta che al momento non c’è una sola azienda, almeno sul territorio provinciale salernitano, che sia in grado di rispondere a quanto richiesto dalle gare a evidenza pubblica. Quindi intanto contrastiamo questi atti e vediamo che cosa succede».

Ma il Cstp potrebbe avere, come detto già nelle scorse settimane, anche una carta di riserva da giocare che vedrebbe in ballo il colosso Busitalia col quale, potrebbe andare alla pre qualifica che scade il prossimo 10 dicembre, per cautelarsi qualora andasse male con il ricorso. «In questo momento – ha detto Pasquino in merito – credo che la questione non sia da considerare prioritaria». Quello che a Pasquino sta a cuore ribadire è che «l’interlocuzione col Ministero per portare in salvo il Cstp è costante e proficua». «Ci vorrà tempo, chiediamo di lavorare in pace per quello che occorrerà perché l’obiettivo – ha concluso – rimane la salvezza dell’azienda e dei posti di lavoro». (c.i.)

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