Banditi in banca, colpo da 95mila euro

Angri, i malviventi hanno assaltato il Montepaschi dopo aver precedentemente segato le sbarre del parcheggio attiguo

ANGRI. Sono entrati in azione poco dopo le quattro del pomeriggio di ieri i banditi protagonisti della rapina alla Banca Monte dei Paschi di Siena di via De Pascale. La banda ha fatto partire l’irruzione con la tecnica del buco, dopo aver segato precedentemente la sbarra di sicurezza che dagli uffici affaccia all’interno del cortile del palazzo Rosaro.

Il piano aveva previsto un lavoro per praticare il varco e rimettendo tutto come nulla fosse, per poi utilizzare il buco e sorprendere i dipendenti. A quell’ora, mentre erano in pieno svolgimento le operazioni di ricarica del bancomat, gli impiegati sono stati minacciati a mano armata dal gruppo di rapinatori, incappucciati a regola d’arte per eseguire il colpo. Nel giro di pochi minuti hanno messo le mani su un bottino di 95mila euro per poi volatilizzarsi come nulla fosse, con comodo accesso dal retro del parcheggio del palazzo. Lo svolgimento del lavoro criminale ha immobilizzato gli impiegati trafugando il denaro in barba ad allarmi, forze dell’ordine e passanti. La notizia si è diffusa rapidissima, con l’immediato intervento sul posto dei carabinieri della sezione scientifica del reparto territoriale di Nocera Inferiore e i colleghi della stazione di Angri, guidati dal comandante Buscema, per ricostruire la dinamica della rapina.

Gli interrogatori di dipendenti, eventuali testimoni e residenti nel palazzo sono iniziati subito, per proseguire fino a tarda sera su coordinamento della procura di Nocera Inferiore, con l’esame delle immagini registrate dall’impianto di videosorveglianza, lo studio delle vie di fuga percorse e gli ulteriori rilievi alla ricerca di tracce importanti nello spazio di accesso utilizzato, destinato a parcheggi e garage per i residenti della palazzina.

L’ingresso nella zona è delimitato da un cancello elettrico, monitorato per l’utilizzo, con il lavoro preparatorio svolto probabilmente nelle ore notturne. I malfattori hanno segato e risistemato le sbarre di sicurezza per lasciare tutto apparentemente in ordine. Un lavoro che fa pensare alla presenza di un canale per l’utilizzo di importanti informazioni. Il precedente ad Angri risale al 2013, quando in pochi minuti un’altra banda portò via centomila euro alla banca Carime di Via Papa Giovanni XXIII, con un’accurata azione criminale che sequestrò il direttore al momento dell’apertura dell’ingresso, attendendo il responsabile del caveau.

Il piano criminale era stato studiato, con inizio poco prima dell’orario di apertura, puntando al direttore.

Alfonso T. Guerritore

©RIPRODUZIONE RISERVATA

GUARDA LA FOTOGALLERY

SUL NOSTRO SITO WEB

www.lacittadisalerno.it