IL CASO

Bandiera blu ammainata, sos per Marina d’Arechi

L’Arpac: al porto di Salerno livelli di batteri sei volte superiori rispetto al limite

 

SALERNO - Fare il bagno nello specchio d’acqua di mare che bagna la spiaggia del Marina d'Arechi (verso sud) “è sconsigliato”: dopo anni in cui sull’arenile accanto al Porto è sventolata la bandiera blu, ora i dati dell’Arpac bocciano sonoramente la spiaggia alla periferia di Salerno. La dimostrazione plastica, ancor prima che la descrizione scientifica della situazione, è il simboletto che si vede in evidenzia dalla mappa dell’Arpac: un triangolo giallo con il simboletto del nuotatore sbarrato, segno che non c’è un semplice problema di balneabilità. Anzi, il loghetto indica proprio un caldo invito a evitare di tuffarsi in quanto negli ultimi rilievi sono stati scoperti livelli di Escherichia Coli di sei volte superiori rispetto al valore limite.

L’area individuata dall’Agenzia regionale per l’ambiente, nello specifico, è quella che si trova al sud della foce del fiume Fuorni, un tratto «di litorale sabbioso con presenza di manufatti lungo la spiaggia. Costa bassa con insediamenti abitativi e discreta urbanizzazione lungo la costa. L’area - si precisa nella localizzazione all’interno della mappa interattiva - è adiacente al porto turistico Marina di Arechi» ed esattamente in questo tratto, continua la scheda tecnica esplicativa nel cercare le cause dell’inquinamento si trova un «impianto di depurazione consortile (Zona Industriale) di trattamento acque reflue urbane, il recapito finale dei reflui trattati fiume Picentino. In più, caso di forti piogge si attivano lungo tutto il tratto del litorale cittadino gli sfiori dell’intera rete fognaria (canali per la deviazione delle acque di piena in canali diversivi o in appositi bacini) con recapito nel fiume Picentino».

Eleonora Tedesco

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