IL PROCESSO 

Bancarotta Multiservizi, rinvio a nuova udienza

Sarà sentito alla prossima udienza l’ex sindaco Martino Melchionda, imputato nel procedimento per la bancarotta della società a capitale pubblico Multiservizi di Eboli. Come lui anche il...

Sarà sentito alla prossima udienza l’ex sindaco Martino Melchionda, imputato nel procedimento per la bancarotta della società a capitale pubblico Multiservizi di Eboli. Come lui anche il commercialista Andrea Cantalupo sarà escusso dal gup Maria Zambrano del tribunale di Salerno. L’ex primo cittadino di Eboli ha pronta una documentazione da produrre al giudice per chiarire come ha esercitato il controllo sugli atti della società e per evitare il fallimento, con la ricapitalizzazione delle perdite. All’udienza di ieri sono state formalizzate le richieste di rito alternativo, quelle di Melchionda e di Cantalupo, che faceva parte del collegio sindacale, entrambi difesi dall’avvocato Costantino Cardiello.
Gli altri otto coimputati, invece, sono stati rinviati a giudizio. Il dibattimento è fissato dinanzi ai giudici della prima sezione penale. Le accuse vanno, a vario titolo, dalla bancarotta fraudolenta al falso e al peculato. Secondo il pubblico ministero, Francesco Rotondo, l’ex sindaco e gli altri imputati, ognuno per i ruoli che ricoprivano allora, hanno contribuito alla cattiva gestione della società, fallita nel 2015, e lasciando un buco di 4 milioni e 700mila euro di debiti. Un buco che secondo gli inquirenti poteva essere di minore entità se chi era demandato ai controlli – in questo caso il collegio sindacale – fin dal 2010, avesse segnalato «le gravi irregolarità contabili e documentali», le «consistenti perdite operative» e la «elevatissima esposizione tributaria». Secondo la Procura la Multiservizi fu tenuta in vita per cinque anni attraverso artifici di bilancio, occultando di fatto le poste negative. La prossima udienza per esaminare le posizioni di Melchionda e Cantalupo è fissata a fine febbraio.
Massimiliano Lanzotto
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