Bancarotta Alvi, ventidue persone vanno a processo

Tutti rinviati a giudizio, in un solo maxi processo per la bancarotta del gruppo Alvi. Il gup del tribunale di Salerno ha deciso di unificare le nove inchieste aperte dalla procura sul crac finanziario dell’ex colosso della distribuzione della famiglia dell’ex presidente della Provincia Angelo Villani. Con lui a giudizio altre ventuno persone. Compreso l’ex patron di Cavamarket Antonio Della Monica

SALERNO. E’ stato il crac finanziario più imponente degli ultimi anni in provincia di Salerno. Ora per la bancarotta fraudolenta dell’ex colosso della distribuzione organizzata Alvi spa ventidue persone sono state rinviate a giudizio. Il prossimo 14 luglio dovranno comparire dinnanzi ai giudici della seconda sezione del tribunale di Salerno. Ieri il gup Giuseppina Alfinito ha infatti deciso di unificare i nove procedimenti aperti nei confronti della famiglia Villani, Antonio Della Monica e di altri soggetti coinvolti a vario titolo nell’ipotesi di bancarotta, disponendo per tutti il rinvio a giudizio. E prima, il pm Vincenzo Senatore aveva bocciato la richiesta di patteggiamento avanzata dall’ex presidente della Provincia di Salerno e dall’ex patron di Cavamarket.

Nello specifico, a comparire a processo saranno:Angelo Villani, 55 anni residente a Salerno; Antonia Villani, 53 anni di Nocera Inferiore; Giuseppe Villani, 48 anni di Nocera Superiore (tutti difesi dall’avvocato Felice Lentini); Anna Villani, 57 anni di Nocera Superiore (avvocato Francesco Guerritore); Elisa Villani, 46 anni di Nocera Superiore (avvocato Carlo Balbiani); Bartolomeo Pagano, 45 anni di Nocera Superiore (avvocati Carmine e Fortunata Bove); Vittorio Aliberti, 43 anni, di Bracigliano (avvocati Carmine Guadagno e Carmine Giovine); Sergio Gaudino, 41 anni di Nocera Superiore (avvocato Salvatore Nocera); Salvatore Laudonio, 52 anni diNocera Inferiore; Giovannina Villani, 44 anni di Nocera Superiore; Stefano Stile, 62 anni di Nocera Superiore; Antonio Della Monica, 51 anni di Cava de’Tirreni (difeso dall’avvocato Andrea Castaldo); Luigi Stile, 28 anni di Nocera Superiore (avvocati Felice Lentini e Vincenzo Desiderio) ; Francesco Buonocore, 65 anni di Pagani (avvocato FrancescoSiniscalchi); Giuseppe Cavallaro, 73 anni di Pagani (avvocato Danilo Laurino); Umberto Amendola, 65 anni di Pagani (Francesca Vista); Umberto Cavallaro, 38 anni di Pagani(avvocato Domenico Fasano); Nicola Buonocore, 36 anni di Pagani; Gennaro Satiro, 55 anni di Nocera Superiore (avvocato Gaetano Pedone); Pasquale Pecoraro, 44 anni di Nocera Superiore (avvocato Michele Tedesco); Luigi Villani, 23 anni di Salerno e Cavallaro Amalia.

Istanza di costituzione di parte civile è stata avanzata dalla curatela fallimentare, su richiesta del giudice fallimentare Giorgio Jachia e del curatore Tommaso Nigro. Per l’accusa, quello messo in piedi - a vario titolo - dagli imputato era un vero «piano criminale» nella gestione delle societá riconducibili al Gruppo "Alvi". Nell’ultimo filone d’indagine fu messo in luce anche il coinvolgimento, per la prima volta, di persone che, almeno formalmente, non ricoprivano alcun ruolo dirigenziale all’interno dell’Alvi e delle societá controllate o partecipate, ma che, di fatto, per gli inquirenti, «erano investiti di importanti funzioni decisionali ed organizzative». E’ il caso, ad esempio di Salvatore Laudonio e Stefano Stile, (coniugi rispettivamente di Antonia e Anna Villani). Nell’inchiesta dei finanzieri del nucleo di polizia tributaria furono poi coinvolti anche i componenti del collegio sindacale partecipi nel reato di bancarotta per l’omessa vigilanza.

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