L’inchiesta “strade fantasma”

Bancario arrestato chiede risarcimento

Era finito agli arresti domiciliari con l’accusa di riciclaggio, nell’ambito dell’inchiesta “strade fantasma” sugli appalti della Provincia; poi da quell’imputazione è stato assolto, e adesso chiede...

Era finito agli arresti domiciliari con l’accusa di riciclaggio, nell’ambito dell’inchiesta “strade fantasma” sugli appalti della Provincia; poi da quell’imputazione è stato assolto, e adesso chiede allo Stato il risarcimento per l’ingiusta detenzione subita. Protagonista della vicenda è Mario Giacobbe, cassiere di un istituto di credito, che secondo la Procura aveva fatto figurare come soggetto ordinante di operazioni bancarie illecite non quello reale (alcune imprese coinvolte nell’inchiesta su appalti truccati e lavori stradali fittizi) ma la Provincia, che di quei lavori era il committente. Da qui l’accusa di concorso in riciclaggio, dalla quale è stato assolto in primo grado al termine di un rito abbreviato. Il giudice dell’udienza preliminare Elisabetta Boccassini aveva ritenuto che nelle operazioni bancarie che gli erano addebitate non vi fossero profili di dolo e lo aveva assolto “perché il fatto non costituisce reato”, giudicando la sua posizione marginale e priva di intento illecito, tanto più che a lui erano attribuite soltanto poche procedure. La Procura ha però proposto appello e i giudici del secondo grado hanno in parte riformato quella sentenza di assoluzione, ritenendo che nella registrazione dei movimenti bancari vi fossero state delle anomalie non addebitabili a meri errori, come hanno invece sempre sostenuto i difensori Antonio Ferrari e Francesco Rizzo. Tuttavia anche la Corte d’appello ha deciso per l’insussistenza del riciclaggio, ipotesi sui cui si fondava la misura cautelare. Per questo il periodo trascorso da Giacobbe agli arresti domiciliari risulta ingiusto, e adesso l’ex imputato può chiedere che il danno subìto da quell’ingiustizia gli sia riparato con un risarcimento. L’udienza per discutere l’istanza è stata fissata per ieri, ma la decisione dei giudici sarà nota nei prossimi giorni.
©RIPRODUZIONE RISERVATA