Ballottaggio, sprint finale La sfida degli ultimi comizi

È finita ieri sera la campagna elettorale per il nuovo sindaco di Scafati Aliberti: «Completeremo il lavoro». Pesce: «Liberiamo la città dai clientelismi»

SCAFATI. Si è chiusa ieri sera la campagna elettorale che porterà al turno di ballottaggio per le comunali 2013 di domani e lunedì. La grande sfida contrappone nel duello finale per la conquista della poltrona di sindaco, Pasquale Aliberti e Nicola Pesce.

Nei giorni scorsi, gli sfidanti si sono sottoposti a due confronti sui problemi della città e sui programmi elettorali, quello televisivo a Rai 3 e l’altro organizzato dal M5S – che ha sollecitato l’evento per offrire la possibilità al suo elettorato di dare un voto consapevole e partecipato - nell’aula consiliare della biblioteca comunale “Francesco Morlicchio”. Due occasioni che hanno permesso ad Aliberti e Pesce di dare prova di temperamento, esperienza e amore per la città, occasioni nelle quali i due avversari non hanno risparmiato di lanciarsi accuse reciproche sulle questioni più scottanti per gli scafatesi, dall’ospedale “Mauro Scarlato” al disinquinamento del fiume Sarno, dalla reindustrializzazione dell’area ex Copmes all’area Pip di via Sant’Antonio Abate e al Puc, senza tralasciare la questione morale.

Temi, questi, ripresi dai palchi delle chiusure ieri sera, insieme all’appello al voto lanciato da entrambi alla città, al di là dei colori politici.

Aliberti, al centro Plaza, affiancato dall’onorevole Mara Carfagna, ha spiegato le ragioni della continuità amministrativa e della governabilità. «In questi cinque anni abbiamo provato a fare il massimo nel momento più difficile nella storia del paese. Ora puntiamo a completare le opere in itinere. La città deve andare avanti per non perdere i finanziamenti che abbiamo captato, per non sfasciare i servizi sociali che abbiamo costruito, per avere nuove opportunità di sviluppo e occupazionali. Gli scafatesi devono poter contare su un governo stabile e forte, garantito dalla nostra maggioranza in consiglio comunale di 15 consiglieri su 24. L’alternativa è l’ingovernabilità di una macedonia di partiti».

Pesce, da piazza Vittorio Veneto, sostenuto dalla sua coalizione e da quelle forze – l’area democrat di Vittorio D’Alessandro e quella di Fli con Cristoforo Salvati e Mario Santocchio - che, pur senza apparentamenti, si sono dichiarate esplicitamente contro un nuovo governo Aliberti - si è fatto promotore del cambiamento pur senza negare l’imminente ritorno alle urne causa ingovernabilità, in caso di sua vittoria. «Vogliamo liberare la città dal clientelismo e dai personalismi di questi ultimi cinque anni. La cultura politica deve cambiare, occorre porsi al servizio dei cittadini. Il messaggio delle urne è stato chiaro: la città vuole aria nuova e noi risponderemo a questo bisogno. Andremo nuovamente al voto e la sinistra, con una proposta unitaria, si assicurerà la vittoria».

Gli elettori potranno recarsi alle urne domani dalle 8 alle 22 e lunedì dalle 7 alle 15. Le operazioni di scrutinio cominceranno non appena scaduto il termine per le votazioni, lunedì pomeriggio. Per il ballottaggio si dovrà tracciare un segno sul rettangolo della scheda elettorale dentro il quale è scritto il nome del candidato sindaco per il quale si intende esprimere la preferenza.

Maria Rosaria Vitiello

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