AMMINISTRATIVE 2023

Ballottaggio a Scafati, un fronte unico contro Aliberti

Centrosinistra pronto a sostenere Scarlato e Salvati lascia tutti liberi ma “tifa” per il civico

SCAFATI - La città di Scafati verso il ballottaggio, il fronte anti-alibertiano prova a comprendere le basi per fare fronte comune contro il ritorno dell’ex sindaco. La riunione di forze civiche e progressiste intorno l’avversario di Pasquale Aliberti verso la corsa a Palazzo Mayer di Corrado Scarlato non appare, però, un percorso scontato. Dopo il voto del primo turno e gli scrutini finiti martedì mattina, sono iniziate le priame interlocuzioni in vista del secondo turno, in particolare tra chi è costretto ad inseguire. Le strategie. Se il vincitore parziale del primo turno, Aliberti, fa traspirare tranquillità e nessuna voglia di apparentamenti ufficiosi o ufficiali, Scarlato è alla ricerca dell’appoggio delle forze di centrosinistra. L’imprenditore ci aveva già provato un mese prima dell’inizio della campagna elettorale attraverso una ipotesi primarie con i due candidati più vicini a lui, Michele Grimaldi e Francesco Carotenuto, salvo poi un nulla di fatto. Nelle scorse ore c’è stato un nuovo appello all’unione per Scarlato, il quale crede di poter costruire una proposta unica con diversi punti programmatici in comune con entrambi le compagini. I democratici a trazione Grimaldi, nella serata di mercoledì, hanno avuto modo di confrontarsi e di realizzare la responsabilità politica di creare perlomeno un tavolo di interlocuzione con il candidato di centro. L’obiettivo non è arrivare ad un apparentamento ufficiale ma piuttosto ad un appoggio politico che si basa su alcuni progetti e chiarimenti su questioni di natura politica e anche giudiziaria- amministrativa, in coerenza con le domande sorte durante la campagna elettorale. Carotenuto, invece, è combattuto. L’arancione sa bene che in caso di vittoria di Aliberti diventerà consigliere comunale, mentre con il trionfo di Scarlato resterà - per la seconda volta consecutiva - fuori dai banchi dell’assise. Tra Grimaldi e il civico arancione Francesco Carotenuto, dunque, si è abbattuta anche l’opinione pubblica e sociale, che ha lanciato nelle scorse ore una petizione pubblica per provare ad accelerare un apparentamento tra i candidati sindaci in favore di Scarlato. Una spinta anti-alibertiana che complica non poco il clima di responsabilità delle forze progressiste, che dovranno, a partire dalle prossime interlocuzioni con l’imprenditore, dare risposta entro il week end. Aliberti, intanto, chiama a supporto i big della politica (oggi alle 17:45 col ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, effettuerà un sopralluogo nelle zone cittadine dove si registra il fenomeno degli allagamenti, ndr) grida allo scandalo per le assunzioni all’Acse.

La manovra di Salvati. Il sindaco uscente Cristoforo Salvati, nel frattempo, ha ufficializzato il via libera al suo elettorato dichiarandosi pronto alla nuova esperienza tra i banchi dell’opposizione. Se non è una sorta di assist ad Aliberti, vista la vicinanza ideologica con il forzista, poco ci manca. Tuttavia, c’è chi parla già di un lavoro a fari spenti della coalizione a trazione meloniana per Scarlato. «Ho riunito tutti i candidati delle mie liste per un confronto e per l’analisi del voto. Dalla riunione è emerso l’ennesimo segnale di trasparenza e di onestà intellettuale che potevamo dare: nessun orientamento al voto per il ballottaggio tra Aliberti e Scarlato. I nostri elettori, a cui va il più profondo ringraziamento, sono liberi di scegliere chi vogliono nel segreto della cabina - ha affermato -. Ora difenderò la città in aula consiliare a testa altissima».

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