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Baldi e Senatore “salutano” Fdi

Torneranno nella maggioranza, Galdi verso l’Udc. Consiglio rinviato

Ennesimo colpo di scena nella politica cavese. Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia si spacca. Il suo capogruppo Germano Baldi e il consigliere Giovanni Senatore formeranno un gruppo autonomo inserito nell’orbita dell’Udc. I due passeranno dall’opposizione alla maggioranza. La notizia sarà ufficializzata molto probabilmente lunedì. Sempre nelle prossime ore dovrebbe arrivare anche la comunicazione che tutto il gruppo dei Responsabili per Cava passerà all’Udc. Quest’ultima operazione conferma di fatto le voci sul simbolo della lista civica del sindaco, nel quale appare il logo dell’Udc, sotto la cui egida il primo cittadino uscente ha intenzione di correre per le prossime elezioni. Galdi, dunque, sarà protetto dall’ombrello politico dell’Udc, lo stesso sotto cui troverà riparo il consigliere Giovanni Baldi per le regionali.

Le ultime novità allontanano la mozione di sfiducia. Al documento, che circola da tempo, verranno meno altre due firme. Mentre Forza Italia è ancora indecisa sul da farsi, con un piede dentro e un altro fuori sia in Consiglio che in Giunta. La schizofrenia politica sta nel fatto che i consiglieri forzisti Annalisa Della Monica e Massimo Esposito sono in minoranza, mentre Enrico Polacco è in maggioranza. Alla stessa stregua, Fortunato Palumbo è ancora in giunta mentre Vincenzo Passa si è dimesso qualche settimana fa. Il Partito democratico invece, secondo indiscrezioni, starebbe valutando una serie di iniziative da intraprendere per mandare a casa Galdi o, almeno, fare chiarezza su chi davvero desidera che il sindaco sia disarcionato. L’ipotesi più accreditata è che il Pd, per respingere le accuse di collaborazionismo che gli piovono addosso da più parti, voglia proporre ai consiglieri di dimettersi: se 16 presentano le dimissioni al Protocollo, il Consiglio viene sciolto. Il Pd avrebbe pensato di presentare la proposta nel Consiglio di lunedì prossimo, che però è stato rinviato “sine die”. La spiegazione ufficiale di questa decisione è che l’assise non può essere convocata perché mancano sia il presidente del consiglio Barbuti che il consigliere Pd, suo vice, Scarlino. Molto più probabile, però, che il rinvio sia utile per ufficializzare tutte le operazioni politiche delle ultime ore. Intanto, su fb, il capogruppo Ncd, Massimiliano Di Matteo, accusa: «È una goffa strategia di un’amministrazione che sa che potrebbe non avere la maggioranza».

Alfonsina Caputano

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