la storia

Bagno demolito, casa inagibile

Coppia costretta a lasciare l’abitazione per 6 metri quadri abusivi

Abuso edilizio: bagno abbattuto e coppia di ebolitana senza casa. I lavori sono iniziati alle 8 di ieri mattina. Carabinieri, polizia locale e lavoratori della ditta Ghibli Srl di Nocera Inferiore, coordinati dall’architetto Lorenzo Iannone, hanno svegliato la signora Rosanna L.. Avevano un’ordinanza emessa dal sostituto Pg Antonella Giannelli dalla Corte d’Appello di Salerno nella quale si informava l’inizio dei lavori di abbattimento di circa 6,5 mq corrispondenti al bagno della struttura sita presso il mercato ortofrutticolo, lungo la strada statale 19. Un fabbricato indipendente condonato nel 1986, ampliato in seguito verso un’area che «ad oggi ricade in suolo edificabile», afferma l’ingegner Giuseppe Ardia che segue la signora dal 2013, da quanto presentò la prima pratica per sanare un abuso di circa 65 mq. Tentativo non andato in porto a causa dell’assenza della doppia conformità della struttura «al tempo dell’abuso ed oggi».

Da quella data, i due ebolitani avrebbero iniziato a demolire a proprie spese quei 65 mq, lasciando ad oggi in piedi solo il bagno, oggetto dell’intervento di ieri. La coppia ha cercato di difendersi chiedendo una sospensiva del procedimento «almeno in attesa di posizionare un bagno chimico», come affermato dal legale dei due venditori ambulanti, l’avvocato Michele Sessa. A giorni la decisione della magistratura che, ieri, ha proseguito i lavori (stimati intorno ai 12mila euro)costringendo la coppia a lasciare una casa resa inabitabile dall’assenza dei servizi igienici. Ed è qui che si consuma il paradosso. Una volta demolita, l’area «potrà essere riedificata», spiega Ardia, così come previsto dagli strumenti urbanistici della città. Per ora i coniugi, e gli averi raccolti con i sacrifici di una vita, han da trovarsi un altro posto in cui stare.(s.c.g.)