LA SPIEGAZIONE

Bagliore nei cieli del Salernitano, non è stato un Ufo ma solo un razzo

Lo precisa il direttore del centro di Geodesia spaziale

SALA CONSILINA - Il bagliore avvistato nei cieli del Vallo di Diano, nella notte a cavallo tra il 24 ed il 25 marzo scorsi, non è stato provocato da un Ufo e nemmeno dalla stazione spaziale cinese Tiangong, che da due anni è alla deriva e proprio in questi giorni sta passando sopra l’Europa. A provocare il bagliore visibile nei video registrati con i cellulari e postato sui social da moltissime persone è stato «il rientro di uno stadio orbitale di un razzo Sea Launch». A spiegarlo è il professore Giuseppe Bianco , dirigente dell’Agenzia spaziale italiana e direttore del centro di Geodesia Spaziale di Matera. Abbiamo contattato Bianco che ha così fugato ogni dubbio sulla natura del bagliore precisando che non c’è alcuna connessione con il passaggio della stazione spaziale. Lo stadio orbitale è una delle parti di un lanciatore, il mezzo che permette di lasciare in orbita uno o più satelliti. I frammenti sono caduti nell’area del Mar Mediterraneo compresa tra Sicilia a nord e Libia ed Egitto a sud.

Erminio Cioffi