IL BLITZ NEL CILENTO

Badanti dell’Est sfruttate: ora tremano i “padroni”

L’inchiesta allargata ai datori di lavoro: famiglie, baristi e imprenditori agricoli

VALLO DELLA LUCANIA - Il giorno dopo l’inchiesta che ha portato all’esecuzione di nove ordinanze di misure cautelari (altri due indagati sono irreperibili) per associazione per delinquere, sfruttamento e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, a tremare è un po’ tutto il Cilento. Da Capaccio ad Agropoli, fino ad arrivare a Palinuro e a Marina di Camerota. E poi nell’entroterra: a Gioi, a Laurino, a Roscigno. Le due organizzazioni criminali smantellate sabato scorso dai carabinieri piazzavano donne moldave in decine di comuni cilentani. Le ragazze venivano scelte in Moldavia da alcuni complici della banda. Le volevano belle e giovani, povere e provenienti da zone nelle quali l'unica speranza di vivere in maniera dignitosa è partire. Le irretivano con promesse di un lavoro legale in Italia.

Vincenzo Rubano

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