Aziende nel mirino Camera di commercio lancia l’allarme truffe

Richieste di pagamento relative all’iscrizione in annuari Numerosi piccoli imprenditori caduti in tranelli telefonici

Attenti alle truffe. È questo l’allarme lanciato della Camera di commercio di Salerno, che mette in guardia i propri iscritti dai raggiri che, in questo periodo, sembrano spuntare come funghi. Il modus operandi è quasi sempre lo stesso ma riesce, purtroppo, a trarre ancora in inganno. Il raggiro, infatti, fa leva sulle similitudini e sulle assonanze, in quanto si gioca, in particolare, sulla confusione, perché il più delle volte l’utente viene invitato, da una società la cui denominazione è studiata ad hoc per essere quanti più simile a quella della Camera di commercio, a versare un’ulteriore imposta.
Generalmente si tratta di richieste di pagamento relative all’iscrizione in annuari, registri e repertori o relative a presunte prestazioni assistenziali e previdenziali avanzate da organismi privati, che nulla hanno a che vedere con il pagamento del diritto annuale, né con l’iscrizione in registri tenuti dalla Camera di commercio. Oppure si chiede di pagare una tassa che prevede l’iscrizione in un database on line e l’acquisto in abbonamento di uno spazio pubblicitario.
Il trucco c’è ma non si vede o, meglio, la trovata è ingannevole, perché i bollettini di pagamento fasulli sono inviati dopo l’iscrizione al Registro delle imprese e, a prima vista, potrebbe anche apparire come un obbligo successivo al primo adempimento. Il “repertorio”, però, è veramente vasto e, ogni anno, i truffatori ne studiano delle nuove. Non è servito, a fermare il fenomeno, nemmeno l’intervento dell’Autorità garante della concorrenza, che ha riconosciuto come scorrette le pratiche e irrogato sanzioni amministrative da 50mila e 120mila euro. A finire sotto i riflettori dei truffatori sono soprattutto le micro imprese con meno di dieci dipendenti e fatturati annui che non superano i due milioni di euro. La truffa, tuttavia, non viaggia solo per posta ma anche per telefono.
Proprio per questo motivo la Camera di commercio salernitana chiede di fare molta «attenzione anche alle telefonate da parte di soggetti che si qualificano come impiegati della Camera di commercio e richiedono le coordinate bancarie per effettuare rimborsi di diritti pagati in eccedenza». «Si consiglia pertanto di non fornire nessun dato per telefono - consigliano dall’Ente - e di verificare l’attendibilità della chiamata contattando direttamente l’ufficio diritto annuale e contenzioso tributario».
Gaetano de Stefano
©RIPRODUZIONE RISERVATA