Aziende e università uniscono le forze per la biotecnologia

Si parte dalla sperimentazione e sviluppo di nuove terapie Investiti 50 milioni. Coinvolti ateneo di Salerno e La Doria

NAPOLI. È nato in Campania il primo Distretto ad alta tecnologia nel settore delle biotecnologie e delle scienze della salute. Si chiama Campania Bioscience. Della società consortile fanno parte 47 imprese, 7 organismi di ricerca e 3 strutture di trasferimento tecnologico. Al centro dell’attività del primo triennio ci sono progetti di ricerca sullo sviluppo e la sperimentazione di nuove terapie, la produzione di nutraceutici e cosmeceutici, la diagnostica, i biosensori e tecnologie innovative per l’industria biomedicale. Il Distretto Campania Bioscience ha un capitale sociale di oltre un milione e settecentomila euro. Tra le imprese aderenti, operanti nel settore farmaceutico e della diagnostica, ci sono la Altergon Italia Spa, la Damor Farmaceutici, Esaote Spa, Bouty Spa, Btp Tecno Spa; ad esse si aggiungono grandi e medie imprese del settore alimentare, quali le Industrie Oleifici Biagio Mataluni Srl, La Doria Spa di Angri, Feger Spa e Giaguaro Spa. Gli organismi di ricerca che partecipano al Distretto tecnologico sono le Università Federico II, Seconda Università, le Università di Salerno e del Sannio, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, il Ceinge e Biogem. Hanno, inoltre, comunicato il loro interesse a far parte della compagine sociale la Stazione Zoologica Anton Dohrn, il Tigem (Fondazione Telethon), la Fondazione Pascale e imprese biofarmaceutiche come Siena Biotech Spa, Bracco Spa e Axxam Spa.

«Con il Distretto Campania Bioscience – ha dichiarato l’assessore alla Ricerca Scientifica Guido Trombetti – per la prima volta prende vita nel settore delle biotecnologie un modello organizzativo strutturato e di dimensione tale da poter competere su scenari internazionali. L’aggregazione dei soggetti pubblici e privati all’interno del Distretto, inoltre, realizza un contesto favorevole all’innesco di un processo virtuoso di attrazione e creazione di impresa. Le risorse messe a disposizione da pubblici e privati per il primo triennio di attività di Campania Bioscience sono pari a 50 milioni di euro. I fondi saranno spesi nei progetti di sviluppo dei settori innovativi, a partire dalla sperimentazione di nuove terapie».

«Il Distretto – ha aggiunto il presidente del Cda di Campania Bioscience Mario De Rosa – rappresenta un grande risultato che valorizza le competenze nel campo biologico, circa un migliaio in regione. La partnership costruita con circa 50 realtà industriali, e la scelta di un consiglio di amministrazione paritetico tra soggetti pubblici e privati, rappresentano elementi importanti. La grande novità sta nel fatto che si lavora sulle idee che provengono dalle imprese. In pratica sono queste ultime a chiedere il prodotto innovativo sul quale la ricerca deve innovare».