l’iniziativa della cgil

Aziende confiscate alle mafie Petizione per riconvertirle

Lotta alle mafie e tutela del lavoro: sono questi gli obiettivi della Cgil che ieri mattina ha allestito un gazebo in piazza Cavour, per raccogliere le firme sulla proposta di legge di iniziativa...

Lotta alle mafie e tutela del lavoro: sono questi gli obiettivi della Cgil che ieri mattina ha allestito un gazebo in piazza Cavour, per raccogliere le firme sulla proposta di legge di iniziativa popolare per favorire l’emersione alla legalità e la tutela dei lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata. L’obiettivo è quello di raggiungere la quota necessaria di 50mila firme in modo da poter depositare la proposta al Parlamento, per sollecitare le forze politiche per una rapida approvazione della proposta in questione. Le aziende confiscate al momento sono 1636, tutti i settori produttivi sono coinvolti dal fenomeno: dal terziario (45 per cento) all’edilizia (27 per cento), terminando con l’agroalimentare (8 per cento). La Campania, con il suo 20 per cento è la seconda regione d’Italia per sequestri di beni sottratti alle mafie, dietro alla sola Sicilia (37 per cento) e davanti alla Lombardia (12 per cento). Ieri gli attivisti del sindacato hanno raccolto quasi centocinquanta firme e l’iniziativa sarà riproposta anche nelle prossime settimane. «Occorre ridare vita alle aziende sequestrate e confiscate, valorizzando lo straordinario potenziale che hanno in dotazione - si legge nel volantino diramato ieri sul lungomare dalla Cgil - Per questo è necessario costituire una banca dati nazionale che ne tuteli la posizione di mercato, sostenere il percorso di reinserimento dei lavoratori, favorire la riconversione e ristrutturazione aziendale e agevolare l’emersione dei rapporti di lavoro irregolari». La raccolta delle firme proseguirà, per tutto l’arco del mese di aprile anche nella sede del sindacato in via Manzo.