Avvocato picchiato dopo un incidente
Eboli, il professionista è stato ricoverato in ospedale. I carabinieri sulle tracce dell’aggressore
EBOLI. Picchia selvaggiamente un avvocato dopo aver provocato un incidente stradale e poi si dà alla fuga. È accaduto ieri sera, poco dopo le 21, lungo la statale 19, nei pressi della sede dell’Agenzia delle Entrate di Eboli.
Per cause ancora in via di accertamento, la vettura dell’uomo si è scontrata frontalmente con quella del professionista. I due sono scesi entrambi illesi dalle vetture ed hanno iniziato a discutere sulla dinamica del sinistro e sulle eventuali responsabilità. Ma mentre il professionista spiegava le sue ragioni l’altro, per tutta risposta l’ha prima minacciato verbalmente per poi passare dalle parole ai fatti. L’uomo ha colpito con pugni e calci il legale. Un pestaggio selvaggio sotto gli occhi di alcuni automobilisti in transito in quel momento lungo la trafficata arteria cittadina. Dopo aver lasciato esanime a terra l’avvocato l’aggressore è risalito in auto ed è fuggito via, facendo perdere le sue tracce.
Nel frattempo erano state allertate le forze dell’ordine:; sul posto è giunta una pattuglia dei carabinieri della locale Compagnia, guidata dal capitano Geminale, insieme ad un’ambulanza del 118.
Il professionista ancora sotto choc per l’accaduto è stato caricato sul mezzo di soccorso e trasportato al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Eboli. Qui i sanitari lo hanno sottoposto ad una serie di accertamenti.
Il professionista aveva diverse ferite lacerocontuse al volto e lamentava dolori in diverse parti del corpo. Ecco perché i medici lo hanno trattenuto per verificare l’entità delle ferite.
Nel frattempo i carabinieri si sono messi sulle tracce dell’aggressore che, secondo il racconto di alcuni testimoni, subito dopo il pestaggio, si sarebbe allontanano velocemente, abbandonando quasi subito la statale per percorrere strade parallele. I militari dell’Arma sarebbero già sulle sue tracce.
Alcuni presenti infatti avrebbero dato agli inquirenti una serie di elementi per arrivare alla sua identificazione. I carabinieri sono ora al lavoro per rintracciarlo. Rischia una denuncia, ma il quadro accusatorio potrebbe essere ben più severo.
Antonio Elia
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Per cause ancora in via di accertamento, la vettura dell’uomo si è scontrata frontalmente con quella del professionista. I due sono scesi entrambi illesi dalle vetture ed hanno iniziato a discutere sulla dinamica del sinistro e sulle eventuali responsabilità. Ma mentre il professionista spiegava le sue ragioni l’altro, per tutta risposta l’ha prima minacciato verbalmente per poi passare dalle parole ai fatti. L’uomo ha colpito con pugni e calci il legale. Un pestaggio selvaggio sotto gli occhi di alcuni automobilisti in transito in quel momento lungo la trafficata arteria cittadina. Dopo aver lasciato esanime a terra l’avvocato l’aggressore è risalito in auto ed è fuggito via, facendo perdere le sue tracce.
Nel frattempo erano state allertate le forze dell’ordine:; sul posto è giunta una pattuglia dei carabinieri della locale Compagnia, guidata dal capitano Geminale, insieme ad un’ambulanza del 118.
Il professionista ancora sotto choc per l’accaduto è stato caricato sul mezzo di soccorso e trasportato al pronto soccorso dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Eboli. Qui i sanitari lo hanno sottoposto ad una serie di accertamenti.
Il professionista aveva diverse ferite lacerocontuse al volto e lamentava dolori in diverse parti del corpo. Ecco perché i medici lo hanno trattenuto per verificare l’entità delle ferite.
Nel frattempo i carabinieri si sono messi sulle tracce dell’aggressore che, secondo il racconto di alcuni testimoni, subito dopo il pestaggio, si sarebbe allontanano velocemente, abbandonando quasi subito la statale per percorrere strade parallele. I militari dell’Arma sarebbero già sulle sue tracce.
Alcuni presenti infatti avrebbero dato agli inquirenti una serie di elementi per arrivare alla sua identificazione. I carabinieri sono ora al lavoro per rintracciarlo. Rischia una denuncia, ma il quadro accusatorio potrebbe essere ben più severo.
Antonio Elia
©RIPRODUZIONE RISERVATA.