Avvocato pestato per uno sfratto

Chiesto il rinvio a giudizio per un 55enne ma i complici sono rimasti ignoti

Fu un pestaggio in piena regola quello subìto in via Dei Principati da un avvocato salernitano che stava lavorando a una pratica di sfratto; un’aggressione per la quale la Procura chiede ora il rinvio a giudizio di un 55enne salernitano, Achille De Marco, per i reati di tentata estorsione e lesioni personali. È l’unico autore del raid che le indagini hanno consentito di identificare, ma secondo la ricostruzione degli inquirenti c’erano con lui almeno altre quattro persone, che quella sera colpirono il professionista con calci e pugni. Era il 5 dicembre del 2014, poco dopo le otto di sera l’avvocato aveva lasciato il suo studio e si stava dirigendo verso corso Vittorio Emanuele. Era giunto a via Dei Principati quando De Marcò lo affrontò, davanti al negozio che di lì a poco doveva essere liberato. Il locale era di proprietà della madre del 55enne, che aveva incaricato l’avvocato di andare avanti con le procedure di sfratto, ma De Marco voleva l’azione esecutiva fosse fermata e quella sera pensò di intervenire con le maniere forti. Secondo gli inquirenti avvicinò prima il legale da solo per minacciarlo («Sei morto, sappiamo che hai una moglie e una figlia e dove abiti» le parole riferite nella denuncia), poi lo raggiunse di nuovo vicino casa, passando dalle parole ai fatti. Fu lì, prima che il professionista riuscisse a varcare il portone del palazzo, che almeno in cinque lo accerchiarono e lo colpirono a calci e pugni. Il referto medico parla di trauma craniofacciale, escoriazione preauricolare destra e lesioni al labbro superiore. Il giorno dopo l’avvocato si è presentato in Questura per presentare denuncia. Adesso è arrivata la richiesta di rinvio a giudizio e fine maggio si terrà per De Marco (difeso dall’avvocato Matteo Cardamone) l’udienza preliminare. (c.d.m.)

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