Avvocati, protesta e mani legate

Singolare forma di contestazione dei rappresentanti dell’Ordine in occasione della cerimonia di apertura del nuovo anno giudiziario a Napoli

Mani legate e una fascia tricolore sulle toghe con la scritta 'In difesa dei dirittì. Così gli avvocati del Consiglio dell'Ordine di Napoli si sono presentati alla cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario a Castel Capuano in segno di protesta per le mancate riforme della giustizia. La protesta prima dell'inizio della relazione del presidente della Corte di Appello, Antonio Buonajuto. La protesta è proseguita quando ha preso la parola, in rappresentanza dell'esecutivo, il vice capo del Dap Francesco Cascini. I rappresentanti del Consiglio dell'Ordine, con fascia tricolore e mani legate da cordicelle, si sono voltati dando le spalle alla tribuna degli oratori. Contemporaneamente gli avvocati che numerosi si affollavano nel Salone dei Busti, si sono voltati anch'essi verso la parete, esibendo ritratti della maschera Anonymus. «Quando lo Stato abdica alla fondamentale funzione giurisdizionale, viene minata la base stessa della democrazia. Denunciamo il grave stato in cui versa la giustizia e l'attacco alla funzione e alla rilevanza costituzionale della professione di avvocato», ha detto il presidente del Consiglio dell'Ordine degli avvocati Francesco Caia.