l’allarme

Avvistati topi in centro Chiesta opera di bonifica

Un video amatoriale condiviso on line: protagonista una pantegana che si lascia riprendere indisturbata da un cittadino sbalordito lungo il marciapiede di corso Principe Amedeo. Ed è di nuovo allarme...

Un video amatoriale condiviso on line: protagonista una pantegana che si lascia riprendere indisturbata da un cittadino sbalordito lungo il marciapiede di corso Principe Amedeo. Ed è di nuovo allarme topi nel centro. L’amministrazione aveva già provveduto, alla fine di luglio, a mettere in atto opportune operazioni di derattizzazione e disinfestazione, con un impegno di spesa di circa 30 mila euro, eppure – a quanto pare – gli effetti non sono stati quelli desiderati e il disagio ovviamente persiste.

A dimostrarlo un filmato realizzato con il cellulare nel quale si vede un grosso roditore alle prese con l’erba di un’aiuola nei pressi del trincerone. Il topo si lascia riprendere per oltre quindici secondi, per niente impaurito dalle persone nei paraggi. Una segnalazione, questa, che non arriva certo isolata. Negli ultimi giorni diversi sono stati gli avvistamenti di topi che escono dai tombini attratti da acqua, cibo o rifiuti e sgattaiolano tranquilli, sorprendentemente anche di giorno, tra i piedi dei cittadini sempre più allarmati dal disagio igienico-sanitario che ne potrebbe conseguire. Oltre che da corso Principe Amedeo (interessato in parte da lavori in corso che hanno inevitabilmente stanato questi abitanti del sottosuolo), le segnalazioni maggiori giungono anche, come più volte si è verificato, da piazza Vittorio Emanuele III, da Corso Umberto I e da via Guerritore. Pieno centro storico, insomma, dove i topi si aggirano furtivi intorno alla fontana, ai piedi della scale del Duomo e nei vicoli alla ricerca di cibo, rovistano tra le buste della spazzatura lasciate fuori dai commercianti. Altro grido d’allarme arriva anche dalla vicinissima via Onofrio di Giordano, dove i rovi di un vecchio caseggiato accolgono non solo grosse pantegane ma anche serpenti.

Giuseppe Ferrara

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