Avvertimento al sindaco, atti in Procura

De Luca sentito dalla Digos. Nel fascicolo anche i risultati dei controlli sui filmati delle telecamere di sorveglianza

«I dettagli sulle indagini in corso non possono essere svelati. Le indagini si conducono nelle sedi opportune». C’è il più totale riserbo sull’inchiesta aperta in seguito al ritrovamento di una testa di maiale mozzata sulla cassetta delle lettere del sindaco Vincenzo De Luca, nell’androne del palazzo in via Lanzalone, al Carmine, dov’è domicilato il primo cittadino nonchè vice ministro alle Infrastrutture e Trasporti. Cucita la bocca dell capo della Digos, Luigi Amato, il quale ieri ha consegnato alla Procura della Repubblica l’informativa redatta in seguito alla macabra scoperta.

Quel che è certo è che le telecamere di sicurezza, installate in prossimità del portone del palazzo in cui qualcuno martedì sera si è introdotto per lasciare il sanguinolento presente al sindaco, non sono state manomesse tant’è che è proprio dai filmati registrati dagli occhi elettronici che gli inquirenti stanno cercando di risalire all’identità di chi ha compiuto un gesto tanto raccapricciante.

Gli agenti della Digos, diretti appunto dal vicequestore Amato, hanno, infatti, prima acquisito e poi analizzato i filmati dell’impianto di videosorveglianza fornendo i risultati investigativi che andranno al vaglio della Procura della Repubblica. Così come al vaglio della Procura andrà la deposizione resa nella giornata di ieri agli inquirenti dal sindaco che ha presentato formale denuncia alla Digos per quanto arrivato al suo indirizzo.

Deposizione sulla quale, ovviamente, vige l’assoluto silenzio e che, non è escluso, possa ver riguardato anche gli eventuali precedenti atti intimidatori subiti dal sindaco.

Indiscrezioni raccolte a Palazzo di Città parlano, infatti, di un episodio spiacevole di cui fu vittima il sindaco proprio nell’androne del suo palazzo un po’ di tempo fa.

Sta di fatto che l’episodio registrato martedì sera ha scosso non poco la cittadinanza che, una volta diffusasi la notizia del ritrovamento della testa di maiale con tanto di limone in bocca, si è stretta intorno al suo sindaco inviandogli, anche attraverso le tante modalità virtuali offerte dalla Rete, messaggi di piena solidarietà e affetto.

Le indagini degli inquirenti sembra si stiano focalizzando, analizzando fotogramma dopo fotogramma, sulle entrate e le uscite dal portone incriminato: sono tante le voci che sono circolate in questi giorni, la più accreditata parla di un uomo arrivato in via Lanzalone in scooter ed entrato nello stabile con ancora calato sulla testa un casco integrale ma dagli inquirenti non arrivano nè conferme nè smentite.

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