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Autovelox nel mirino dell’Anac Un nuovo esposto a Cantone

AGROPOLI. «Il Comune di Agropoli opera in spregio di ogni regola, disposizione e in forma contraria a quanto ufficialmente afferma». È l’accusa che Alberico Gambino, consigliere regionale di FdI,...

AGROPOLI. «Il Comune di Agropoli opera in spregio di ogni regola, disposizione e in forma contraria a quanto ufficialmente afferma». È l’accusa che Alberico Gambino, consigliere regionale di FdI, muove all’Ente cilentano per l’autovelox installato sulla Cilentana, tra gli svincoli Nord e Sud di Agropoli.

Con una lettera indirizzata all’Anticorruzione, al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, il consigliere Gambino sollecita l’autority a dare risposte al suo esposto del 13 gennaio scorso, nel quale erano evidenziati una serie di rilievi, sia l’affidamento originario del servizio ad una società privata (2009) sia quello concesso in regime di proroga, formalizzati il 29 settembre 2015. La stessa Anticorruzione aveva invitato e diffidato il Comune di Agropoli, entro il 30 Ottobre 2015, «a verificare l’affidamento e a comunicare le decisioni assunte».

Il consigliere rileva che con nota del 29 ottobre scorso il responsabile del procedimento «aveva riferito che «avrebbe proceduto alla risoluzione del contratto in essere con il Consorzio Gives e avrebbe bandito una nuova gara». Affermazioni «oggettivamente risibili e fuorvianti» oltre che «non veritiere» considerato che solo il 3 febbraio 2016, il Comune di Agropoli ha provveduto ad ordinare al Rti Gives di «disattivare le apparecchiature per la rilevazione della velocità», confermando però allo stesso l’incarico «di procedere in gestione stralcio al servizio limitatamente a tutti gli atti pendenti ma non conclusi».

Un «comportamento assolutamente sconcertante» afferma Gambino: «il Comune cancellando la determina aprile 2014 ha revocato l’autorizzazione a contrarre». E definisce «sconvolgente pretendere ancora il pagamento delle sanzioni elevate in virtù di un contratto di fatto revocato». Nella missiva si evidenziano anche le note del 2 e 9 febbraio 2015, con le quali il Provveditorato ha «rilevato seri, gravi ed insuperabili motivi per dichiarare che il Comune di Agropoli ha agito e agisce in spregio delle norme in vigore».

«Vogliamo ricordare- replica il vicesindaco Adamo Coppola - che l’Anac può solo indicare se una procedura è sbagliata ed indicare la strada che magari sarebbe stata più idonea seguire. Si continua poi a fare confusione sui verbali: possono essere annullati solo per vizio di forma». Per quanto concerne invece i rilievi del Provveditorato «sono superati da due sentenze, della Cassazione e del tribunale ordinario di Caltanissetta, secondo cui la visibilità è realizzata tramite la segnaletica di preavviso prima dell’apparecchiatura».

Andrea Passaro

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