nocera superiore

Autopsia per stabilire la verità

Bruno Lordi è morto dopo un pestaggio subito nella sua casa

NOCERA SUPERIORE. Resta sotto sequestro la salma di Bruno Lordi, il nocerino aggredito nella sera del 26 dicembre e deceduto per complicazioni presso l’Umberto I di Nocera Inferiore domenica.

Sequestrata anche la cartella clinica della vittima ed entro oggi si aspettano disposizioni dall’autorità giudiziaria per l’autopsia. Bisognerà stabilire le cause che hanno portato alla morte di Lordi. Intanto la compagna del 45enne deceduto domenica scorsa, aspetta nuovi risvolti e lancia dichiarazioni di fuoco a carico degli aggressori di Bruno. «Finché avrò vita, combatterò per dare giustizia a Bruno. Non è giusta una morte così, ho ancora in testa quelle immagini tremende dell’aggressione. Me l’hanno ammazzato davanti agli occhi». La tragedia di Bruno Lordi, 45 anni e originario di Nocera Superiore, inizia lo scorso 26 dicembre. In seguito a quello che sarebbe stato uno screzio con alcuni vicini di casa, Lordi viene aggredito in casa sua. Le due persone, contro cui è stata sporta denuncia presso la stazione dei carabinieri di Nocera Superiore, avrebbero malmenato sia Bruno che la compagna.

La vittima ha avuto la peggio, ricevendo in pieno volto una bombola del gas lanciata da uno dei due aggressori. Mentre l’altro uomo avrebbe preso a calci e pugni la donna, come confermato da quest’ultima. Restano ancora sconosciute le cause della diatriba, anche se le autorità giudiziarie ne stanno valutando l’entità. Le condizioni fisiche dell’uomo si erano aggravate nella giornata di domenica 4 gennaio, in quanto era entrato in coma, per ematoma dovuto ad ischemia. Proseguono le indagini, portate avanti dai carabinieri di Nocera Superiore guidati del maresciallo Forte.

Davide Speranza

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